Nel caos concessioni portuali ancora ad Aferpi

PIOMBINO 22 gen­naio 2018 — In questi giorni abbi­amo let­to diverse posizioni, alcune addirit­tura  fan­ta­siose, riguar­do al rin­no­vo delle con­ces­sioni por­tu­ali ad Afer­pi. Come se questo cli­ma, da cam­pagna elet­torale, avesse  spin­to  a guardare  altro anziché la tutela dei lavo­ra­tori . Rima­nen­do sui fat­ti e con i pie­di per ter­ra come Uglm rite­ni­amo che: è indub­bio che  le con­ces­sioni abbiano   un cos­to ma che, se non pro­ro­gate a Piom­bi­no Logis­tics, potreb­bero  aver­le altre soci­età. Infat­ti Afer­pi potrebbe benis­si­mo  sub appaltare il cari­co e lo scari­co delle poche navi in arri­vo con la con­seguente pos­si­bil­ità di far stare a casa i 164 lavo­ra­tori di Logis­tics. Non cadi­amo   nel tranel­lo che la man­ca­ta pro­ro­ga bimes­trale pos­sa indurre Issad Rebrab  ad andare via. Finché questo impren­di­tore avrà  cap­i­tale sociale e/o perde la causa proces­suale mes­sa in pie­di dal gov­er­no non se ne andrà, se occorre  ter­rà  in scac­co questo ter­ri­to­rio e la fab­bri­ca per molto tem­po anco­ra. Ques­ta è la  situ­azione a cui  siamo arrivati con un gov­er­no che ha sem­pre aval­la­to un prog­et­to che avrebbe dovu­to far val­utare  tec­ni­ca­mente  per capirne la reale fat­tibil­ità; con  i sin­da­cati mag­gior­i­tari metalmec­ca­ni­ci che, a nos­tro avvi­so, han­no  svolto un ruo­lo poco con­flit­tuale . Si è poi innesca­to un brut­to rap­por­to  tra lavo­ra­tori  diret­ti e quel­li dell’ indot­to,  oggi forse tra quel­li diret­ti e quel­li di Piom­bi­no Logis­tics. Il tut­to con­tor­na­to da ammor­tiz­za­tori con­ces­si ad alcu­ni con deroghe alla nor­ma­ti­va, ad altri con­ces­si e poi tolti. Arrivati a questo pun­to, sen­za un prog­et­to com­p­lessi­vo nazionale sul­la siderur­gia,  non cre­di­amo neanche che  dare i sol­di dei cit­ta­di­ni in Cas­sa Deposi­ti e Presti­ti a un impren­di­tore total­mente inadem­pi­ente o sbandier­are la paro­la “nazion­al­iz­zazione”, pur di dire qual­cosa,  sia rispet­toso nei con­fron­ti dei lavo­ra­tori. In questo sce­nario, per la nos­tra orga­niz­zazione, è quin­di nec­es­sario che  le con­ces­sioni por­tu­ali siano rin­no­vate.  Mag­a­ri trimes­tral­mente  per non dare adi­to a stru­men­tal­iz­zazioni. La pro­ro­ga è nec­es­saria  anche per togliere la gius­ti­fi­cazione a Issad Rebrab che il gov­er­no usi meto­di scor­ret­ti per far­lo desistere. Ma occorre non dimen­ti­care che ci sono delle famiglie dietro quei numeri e che oggi a poco servirebbe fare sac­ri­fi­ci umani per  raf­forzare la sper­an­za del­la salvez­za! Non ci stancher­e­mo mai di dire  che come area di crisi com­p­lessa non sono anco­ra  sta­ti indi­vid­uati stru­men­ti appro­priati per i lavo­ra­tori, tut­ti in maniera par­i­taria.  È  arriva­to il momen­to che si fac­cia sen­tire ques­ta esi­gen­za in maniera forte per­ché il ter­ri­to­rio sta moren­do e degradan­dosi ogni giorno di più.  Per tale moti­vo abbi­amo deciso di  muover­ci in ques­ta direzione come sin­da­ca­to ter­ri­to­ri­ale e inoltr­ere­mo una richi­es­ta for­male da pre­sentare a tutte le forze politiche affinché l’area sia vera­mente riconosci­u­ta come “crisi com­p­lessa” e come tale diven­ti una pri­or­ità con l’in­di­vid­u­azione di stru­men­ti appro­priati.

Seg­rete­ria  Ugl Metalmec­ca­ni­ci Livorno

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