Nel territorio ci sono tante vertenze, non solo una

PIOMBINO 30 gen­naio 2017 — Si avvic­i­na la data del­la grande mobil­i­tazione del­la verten­za Afer­pi ed ogni giorno leg­giamo e sen­ti­amo varie ipote­si.
Di teorie ce ne sono molte, troppe, anche con­trastan­ti. Da tem­po sono poi iniziate, sem­pre più incalzan­ti, le ricerche per trovare i “colpevoli” di ques­ta infini­ta verten­za. Forse, fin dal­l’inizio, sarebbe sta­to più oppor­tuno e pru­dente aspettare e accertare le reali pos­si­bil­ità finanziarie di Rebrab pri­ma di dichiarare che Piom­bi­no era sal­vo …
Anche noi, come sin­da­ca­to, anal­iz­zan­do la situ­azione Afer­pi, vogliamo vagliare i vari sce­nari ipo­tiz­z­abili, alcu­ni aus­pi­ca­bili altri meno :

  1. l’ azien­da tro­va i giusti finanzi­a­men­ti per il prog­et­to iniziale tra banche, isti­tuzioni e pri­vati;
  2. sen­za rice­vere i finanzi­a­men­ti entro giug­no 2017, l’azienda potrebbe essere com­mis­sari­a­ta e/o con un prob­a­bile ritorno di Jin­dal.

Ma ci potrebbe essere anche un’al­tra ipote­si:

  • vis­to che Cevi­taly srl possiede il 100% delle azioni di Afer­pi S.p.A (per un val­ore di 93.600.000 euro) in caso di fal­li­men­to di Afer­pi rispon­derà la con­trol­la­ta e non la con­trol­lante che in questo caso è Cevi­taly . Quin­di, ai fini del­la dichiarazione di fal­li­men­to di una soci­età, che sia inseri­ta in un grup­po, cioè in una plu­ral­ità di soci­età col­le­gate — ovvero con­trol­late da un uni­ca soci­età “hold­ing” — l’ accer­ta­men­to del­lo sta­to di insol­ven­za deve essere effet­tua­to con esclu­si­vo rifer­i­men­to alla situ­azione eco­nom­i­ca del­la soci­età medes­i­ma, poiché, nonos­tante tale col­lega­men­to o con­trol­lo, cias­cu­na di dette soci­età con­ser­va pro­pria per­son­al­ità giuridi­ca ed autono­ma qual­ità di impren­di­tore, rispon­den­do con il pro­prio pat­ri­mo­nio soltan­to dei pro­pri deb­iti (Cass. 18.11.2010, n. 23344).
    In questo sce­nario rimar­rebbe in pie­di solo Piom­bi­no Logistcs, per il por­to, e Cevi­taly s.r.l per l’agroindustriale.…

Nel frat­tem­po quel­lo che pos­si­amo fare è sicu­ra­mente riac­cen­dere i riflet­tori affinché ques­ta vicen­da sia alla rib­al­ta dei media nazion­ali. Purtrop­po il nos­tro ter­ri­to­rio, nei prossi­mi mesi, sarà “pro­tag­o­nista” di varie verten­ze:
Afer­pi , Uni­coop, le prob­lem­atiche di numeri più pic­coli, come quel­li del­l’in­dot­to “diret­to” di Afer­pi ( il cui ammor­tiz­za­tore, per par condi­cio, dovrà essere pro­l­un­ga­to alla dura­ta dei lavo­ra­tori diret­ti) ma anche dell’ indot­to in gen­erale (i vari set­tori del­la nos­tra econo­mia) che non ha ammor­tiz­za­tori sociali ma rende ugual­mente molte famiglie in dif­fi­coltà .
Un intero ter­ri­to­rio in una pro­fon­da crisi che avrà riper­cus­sioni a lun­go ter­mine. Quin­di occorre man­i­festare tut­ti insieme e sarebbe bel­lo che ci fos­sero tante per­sone, con tante bandiere…
Al con­tem­po dob­bi­amo pre­tendere, da subito, che siano uti­liz­za­ti i sol­di stanziati per le boni­fiche di cui si par­la da anni ma non è dato conoscere una data di parten­za.
E forse sarebbe il caso di sti­mo­lare una mag­giore atten­zione ai liv­el­li più alti delle isti­tuzioni europee vis­to che le ques­tioni del­l’ac­ciaio han­no una valen­za inter­nazionale.
Ulti­ma rif­les­sione: l’ esi­gen­za del­la con­ti­nu­ità dell ‘attiv­ità pro­dut­ti­va di Afer­pi. In questo momen­to, dal nos­tro pun­to di vista, il “com­prare mate­ri­ale” non è riso­lu­ti­vo di una situ­azione che pre­sen­ta varie prob­lem­atiche ed aspet­ti, non trascur­abile quel­lo del­l’at­tuale sta­to degli impianti .

Seg­rete­ria Ugl ter­ri­to­ri­ale

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