Nelle farmacie comunali un bando da cambiare
PIOMBINO 30 novembre 2014 — Entrando sul sito della società gestione farmacie di Piombino si può chiaramente verificare che sarà possibile entro il 4 dicembre presentare domanda per “una selezione pubblica, per prova pratica e colloquio, per l’assunzione a tempo indeterminato di n.1 commesso di farmacia in rapporto di lavoro a tempo parziale- livello quarto del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti da farmacia privata”.
Per l’ammissione vi è un elenco numerato di requisiti, come da prassi, poi ve ne è uno particolare al nr. 9:
“Avere svolto come dipendente la professione di commesso o magazziniere, per un periodo non inferiore a diciotto mesi ( anche frazionati), presso farmacie private o pubbliche, negli ultimi cinque anni.”
Vi sono selezioni simili bandite da altre società e consorzi di gestione di farmacie comunali, ne prendiamo una in considerazione come esempio, quella di INCO.FARMA S.p.A. Famacie Intercomunali con capitale a maggioranza privato referente alcuni comuni della provincia di Napoli.
Ebbene, nel rispettivo bando di selezione non vi è nessun requisito che contempli un periodo non inferiore di 18 mesi svolto come commesso in una farmacia.
Infatti, sono stati ammessi alla selezione circa 140 candidati, e si è svolta nei giorni 13/14 novembre 2014, ad oggi non si sanno ancora i risultati.
La società gestione farmacie di Piombino è a maggioranza di proprietà del comune che è maggioritario sia nell’assemblea dei soci che nel C.d.A., pertanto auspicheremmo che le selezioni sotto il profilo della trasparenza siano ancora più rigide in quanto l’interesse pubblico è prevalente.
Purtroppo il requisito al punto numero 9 del bando può sollevare qualche dubbio.
In effetti l’esperienza lavorativa di 18 mesi in una farmacia può essere da un lato una caratteristica che permetta l’immediata efficienza del vincitore ad integrarsi nella mansione, però dall’altro potrebbe far supporre ad un limite specifico che riduca ai minimi termini i potenziali candidati o candidato.
Sinceramente a fronte di una crisi tremenda che da tempo colpisce il territorio con possibilità di lavoro oramai ridotte al lumicino, non si può prescindere dal principio di trasparenza e di uguali opportunità per tutti.
Le farmacie comunali sono a maggioranza di proprietà dei cittadini, non dei soci privati e tanto meno della politica.
Luigi Coppola, Segretario provinciale UDC Livorno