Nemmeno Renzi ce la fa a Piombino
PIOMBINO 10 marzo 2014 — Nemmeno Renzi ce la fa a Piombino, Martina Pietrelli poteva essere la svolta vera per questa città, ma le forze della conservazione, altro che innovazione, hanno vinto. Ha vinto il Partito solido, ha vinto la base, hanno vinto quelli che non vogliono cambiare, ha vinto la conservazione del potere. C’erano due blocchi contrapposti, il nuovo e il vecchio; il secondo ossidato, immutabile, impermeabile a tutto, arroccati nella fortezza, attendono che la tempesta passi, già, tanto tutto passa e poi si dimentica. Si dimenticano i fallimenti: “ Città Futura, L’Ospedale di Riotorto, Piombino in provincia di Grosseto, la scuola di Riotorto, la Piscina Olimpionica, il Piano della Costa Urbana, la 398 fino al Porto, la Patrimoniale, i problemi sul patto di stabilità, il tetto di indebitamento ormai raggiunto, una crisi della Lucchini gestita in modo unilaterale, la chimera Concordia che non servirà a nessuno, tantomeno ai piombinesi ”. Il lavoro è al centro del programma del PD, ma fino ad ora dov’erano? Chi ha governato in questi ultimi dieci anni? Andate a cercare lavoro a Piombino, poi mi dite. La diversificazione? Se diversificare significa spendere 200 mila euro di soldi dei piombinesi per tre ore di gloria, oppure spargere a pioggia risorse pubbliche al costellato mondo dell’associazionismo si parla di centinaia di migliaia di euro, non noccioline, se questa è diversificazione, stiamo lustri. Non esiste una programmazione adeguata alle aspettative, attendiamo un regolamento urbanistico da libro dei sogni, tutti soldi pubblici che non ci sono. Basta sogni, basta promesse, ne abbiamo le scatole piene, Piombino ora ne è cosciente, basta cambiare verso, come dice Renzi, ma per davvero, noi di AscoltaPiombino ci siamo e ci saremo.
Riccardo Gelichi, Portavoce della Lista Civica AscoltaPiombino