Nessuna assunzione con gli incentivi regionali
PIOMBINO 22 febbraio 2017 — Era successo a settembre e si è ripetuto anche a ottobre dell’anno passato: nessuna impresa ha chiesto, né di conseguenza ottenuto, gli incentivi per nuove assunzioni messi a disposizione dalla Regione Toscana a Piombino in quanto area di crisi industriale complessa.
Li hanno ottenuti
- 14 imprese per l’assunzione di 14 lavoratori nella provincia di Massa e Carrara,
- 6 imprese per l’assunzione di 7 lavoratori a Livorno,
- 3 imprese per l’assunzione di 3 lavoratori nell’ Amiata.
Altre 11 imprese non sono state ammesse.
I contributi approvati permettono di erogare alle imprese una somma pari a 123mila euro.
Era di questo che si sarebbe dovuta occupare la cabina di regia che si è riunita a Piombino qualche giorno fa ma non l’ha fatto. Invece un’analisi della effettiva utilità dei finanziamenti stanziati (in questo caso 2 milioni e 250mila euro a Piombino, Livorno e Massa e Carrara e 100mila euro nell’area dell’ Amiata) per la reindustrializzazione di Piombino e sul loro funzionamento non è stata minimamente fatta e quella riunione è stata sommersa dalla retorica del “…abbiamo fatto tutto quanto potevamo fare…”. Cosa non nuova nel passato, nel presente (il presidente Rossi uscendo dall’ennesima inutile e inconcludente riunione presso il Ministero dello sviluppo economico ha ripetuto ancora una volta “…la Regione ha fatto quanto doveva… anche a livello locale si sono compiuti tutti i passi necessari…”) e probabilmente nel futuro.
Più c’è bisogno di vedere in faccia la realtà e capire cosa ha funzionato o non funzionato nelle azioni per la reindustrializzazione più si affonda invece in una retorica stucchevole che peggiora ulteriormente una situazione già per molti aspetti compromessa.
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(Foto di Pino Bertelli)