Referendum: netta vittoria del No. Renzi si dimette
PIOMBINO 5 dicembre 2016 — Il popolo italiano ha scelto partecipando massicciamente (i votanti sono poco meno del 70% del corpo elettorale) al referendum sulla riforma costituzionale e rifiutando altettanto massicciamente la proposta che gli è stata proposta (il SÌ ha ottenuto il 40,05% ed il NO il 59,95%). Il fatto che ciò sia avvenuto con percentuali che ricordano quelle che permisero il mantenimento della legge sul divorzio testimonia da un lato che il popolo italiano ha capito la riforma costituzionale e l’ha bocciata e dall’altro che ha espresso un giudizio più che negativo su chi l’ha proposta e difesa.
In Toscana la percentuale di votanti è più alta (74,45%) ed il rapporto tra SÌ e NO si inverte anche se non nelle proporzioni, invertite, che si sono viste in Italia. Nella provincia di Livorno il dato della partecipazione è intermedio tra Italia e Toscana ed il SÌ è battuto dal NO anche se con una differenza non alta (SÌ 49,28%, NO 50,72%).
I votanti nei Comuni della Val di Cornia, eccettuato il Comune di Sassetta (67,29%), raggiungono percentuali superiori a quelle nazionali e più vicine a quelle regionali. In ordine Suvereto 78,28%, Campiglia 76,12%, Piombino 74,23%, San Vincenzo 74,20%.
Il SÌ raggiunge il risultato più alto a Suvereto (SÌ 58,12% NO 41,88%) e poi in ordine Campiglia (SÌ 53,18% NO 46,82%), San Vincenzo (SÌ 53,00% NO 47,00%), Piombino (SÌ 52,07% NO 47,93%), Sassetta (SÌ 51,00% NO 49,00%).
Già poco più di un’ora dopo lo spoglio delle schede il premier Renzi ha annunciato le proprie dimissioni da presidente del consiglio. Lo ha fatto ammettendo la sconfitta avvenuta in modo netto e, nel saluto, rilevando alcune delle iniziative portate avanti dal suo governo.
Archiviata l’esperienza dell’esecutivo dell’ex sindaco di Firenze, a questo punto la palla passa al presidente della Repubblica.
Commenti di diverso tenore si sono uditi sulle tv da parte dei due schieramenti ed anche nell’arena di Facebook non sono mancate le diverse prese di posizione.
A conclusione dei nostri servizi abbiamo voluto inserire, per quel che può valere, anche una tabella con il confronto tra il Referendum costituzionale appena archiviato e quello che venne celebrato nel 2006.