Niente da fare, così decisero Giuliani e Trotta
PIOMBINO 23 novembre 2018 — I pareri espressi dalle due commissioni referendarie verranno discusse nel consiglio comunale del 29 novembre prossimo. In quell’occasione i consiglieri potrebbero ribaltare il parere delle commissioni e decidere comunque di indire i referendum: per farlo, servirebbero i due terzi dei consiglieri. Abbiamo pensato, come minoranze, che l’argomento della “mega discarica” avesse non solo un grande rilievo nell’opinione pubblica, ma una grande dignità. Per questo motivo abbiamo ritenuto che fosse doveroso dedicare alla questione “se i piombinesi vogliono un’altra mega discarica” un consiglio comunale dedicato solo a questo, senza dunque inserire questo complesso tema dentro la normale procedura di delibere e mozioni. In sede di conferenza capigruppo del 22 novembre 2018 abbiamo dunque chiesto un altro consiglio e un’altra data, perché anche quelle, le sceglie l’amministrazione. Abbiamo altresì pensato che i cittadini di Piombino volessero partecipare numerosi al consiglio comunale, ascoltando tutte le istanze in campo, per farsi un’opinione, come democrazia auspicherebbe. Per fare ciò sarebbe stata opportuna una location capiente, quindi abbiamo chiesto anche di far svolgere il consiglio al Metropolitan. Tutto invano: è partita nuovamente l’interpretazione dei regolamenti, la loro interpretazione, quel pensiero assolutistico della giurisprudenza perfetta, quando in tutto il mondo l’interpretazione ha una valenza, quasi sempre dirimente. Puntualizziamo che la posizione di Spirito Libero è stata univoca a quella delle minoranze, mentre il PD, nel corso della discussione, ha modificato idea dopo l’intervento del sindaco Massimo Giuliani. Una discussione sterile, iniziata con la speranza che il presidente Angelo Trotta scendesse in riunione con il segretario generale, mentre è arrivato con il sindaco e con loro il confronto è stato ovviamente inutile. Ormai è un muro, siamo rammaricati quanto disillusi.
Ferrari Sindaco
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(Foto di Pino Bertelli)