No al parco eolico Venturina

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pervenuta in redazione

La Vari­ante di Feb­braio 20113 al prog­et­to orig­i­nario del Par­co Eoli­co “Ven­tu­ri­na” , pre­sen­ta­ta dal­la WKN, ha abban­do­na­to il folle propos­i­to di dis­sem­inare di tor­ri eoliche tut­to il ter­ri­to­rio agri­co­lo pianeg­giante dei nos­tri due comu­ni, risparmian­do così intera­mente le aree ad est del fiume Cor­nia e, ha ridot­to di 6 unità il numero delle tor­ri.
L’impianto, sarà com­pos­to da 11 aere­o­gen­er­a­tori alti 145 metri con poten­za elet­tri­ca pari a 1,8 MW per una poten­za elet­tri­ca com­p­lessi­va del­l’impianto è dunque pari a 19,8 MW. Le tur­bine eoiche dis­tribuite e con­cen­trate in due rag­grup­pa­men­ti prin­ci­pali, nel­la zona di Mon­tege­moli e nel­la zona delle Lavoriere, con­tin­u­ano ad inter­es­sare vaste aree di ter­ri­to­rio rurale ad alta vocazione agri­co­la , la mes­sa in opera degli aero­gen­er­a­tori neces­siterà comunque di chilometri di canal­iz­zazioni per il trasporto di ener­gia, di nuovi trat­ti di strade e di inter­ven­ti di adegua­men­to su quelle esisten­ti poiché trat­tan­dosi di strade sec­on­darie, alcune delle quali di tipo vic­i­nale, non sono adeguate a sop­portare il traf­fi­co pesante, sono pre­visti 7416 mezzi in entra­ta e usci­ta dall’area di impianto. Oltre­tut­to c’è da con­sid­er­are la vic­i­nan­za di alcu­ni aereo gen­er­a­tori alla Pad­ule Orti-Bot­tagone che si tro­va all’in­ter­no di un Sito d’Im­por­tan­za Comu­ni­taria.
Questo impli­ca un’al­ter­azione non indif­fer­ente all’habi­tat e alle abi­tu­di­ni del­la fau­na stanziale e migra­to­ria, oltre ad il ris­chio reale di impat­to fisi­co dei volatili con le strut­ture degli impianti.
Allo sta­to attuale non si capisce per­al­tro quali siano i van­tag­gi con­creti, a liv­el­lo eco­nom­i­co, di questo cosid­det­to ‘par­co eoli­co’, vis­to che nul­la del guadag­no garan­ti­to alla WKN con la pro­duzione di ener­gia dro­ga­ta con con­tribu­ti statali ricade sul­la popo­lazione del­la Val di Cor­nia. In provin­cia di Fog­gia invece, l’amministrazione comu­nale, gra­zie ai proven­ti ottenu­ti dall’energia prodot­ta dagli impianti locali, viene offer­ta ai cit­ta­di­ni l’opportunità di viag­gia­re gratis sui mezzi pub­bli­ci.
Riman­gono solo i costi di man­ten­i­men­to e ricostruzione delle strade inter­es­sate dal pas­sag­gio dei camion per il trasporto delle pale, a cari­co del Comune ovvero del­la cit­tad­i­nan­za di Piom­bi­no e Ven­tu­ri­na, e l’en­nes­i­ma occu­pazione di suo­lo fer­tile a dis­capi­to di agri­coltura e tur­is­mo sosteni­bile, che ne è diret­ta con­seguen­za.
Per­tan­to sarebbe utile sapere cosa ne pen­sano le ammin­is­trazioni di Campiglia e Piom­bi­no a tale propos­i­to, nel­la sper­an­za che la popo­lazione pos­sa essere adeguata­mente infor­ma­ta del nuo­vo prog­et­to, tenen­do pre­sente che quel­lo prece­dente è sta­to boc­cia­to all’u­na­nim­ità’ dal con­siglio comu­nale di Campiglia nel mese di aprile 2012, aven­do esso evi­den­zi­a­to le for­ti crit­ic­ità’ pre­sen­ti nel prog­et­to stes­so a liv­el­lo di occu­pazione di suo­lo fer­tile, allarga­men­to di strade, impat­to visi­vo ecces­si­vo.
Pre­cisi­amo che han­no espres­so posizioni critiche le asso­ci­azioni degli agri­coltori (CIA e Coldiret­ti) e molti oper­a­tori del tur­is­mo, nonché un comi­ta­to di agri­coltori e cit­ta­di­ni del­la zona di Lavoriere e Cam­po all’Olmo, che ha rac­colto oltre 160 firme per un appel­lo che chiede ai Comu­ni, alla Provin­cia e alla Regione di resp­in­gere il prog­et­to.
Atten­di­amo per­tan­to sper­an­zosi che le ammin­is­trazione comu­nali si attivi­no per una reale parte­ci­pazione del­la cit­tad­i­nan­za, spie­gan­do nel­lo speci­fi­co costi e van­tag­gi, facen­do seguire alle belle parole di parte­ci­pazione che ulti­ma­mente pro­feriscono in qualunque sede atti con­creti e tan­gi­bili .
Noi ad ogni No affi­anchi­amo un Si. A questo propos­i­to vogliamo puntare anco­ra l’attenzione sul fat­to che esistono, in Val di Cor­nia, ampi spazi, dell’ordine di centi­na­ia di ettari, che meglio si prestereb­bero alla local­iz­zazione di gran­di impianti per la pro­duzione di ener­gia puli­ta, come gli ambiti indus­tri­ali dismes­si, in degra­do o sot­touti­liz­za­ti, gli ambiti delle cave che devono essere recu­perati e/o anche gli ambiti arti­gianali e infine e non per ulti­ma l’area Luc­chi­ni con 540 ettari inuti­liz­za­ti. Queste ultime soluzioni sareb­bero mag­gior­mente accetta­bili e deter­minereb­bero un dan­no ambi­en­tale di dimen­sioni minori.
La Regione Toscana sta effet­tuan­do la val­u­tazione di impat­to ambi­en­tale e il 24 aprile sarà l’ultimo giorno per esprimere posizioni in mer­i­to. Ci aus­pichi­amo che ven­ga con­fer­ma­ta la con­tra­ri­età sul VIA al prog­et­to. Durante incon­tri sul ter­ri­to­rio ed ai banchet­ti ci è sta­ta chi­es­ta dai cit­ta­di­ni chiarez­za e infor­mazione sul prog­et­to. I cit­ta­di­ni devono pot­er decidere sul loro futuro e su opere che potreb­bero scon­vol­gere l’as­set­to pae­sag­gis­ti­co e agri­co­lo di tut­ta la Val di Cor­nia. Se non sarà così ci oppor­re­mo nelle sedi oppor­tune al fine di far rispettare la volon­tà popo­lare già espres­sa dal­l’opin­ione pub­bli­ca e dalle centi­na­ia di firme rac­colte per il NO al par­co eoli­co.

Movi­men­to Cinque Stelle Campiglia Marit­ti­ma-Ven­tu­ri­na Movi­men­to Cinque Stelle Piom­bi­no

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