No alla coabitazione negli alloggi comunali

CAMPIGLIA 4 agosto 2015 — L’emergenza abitativa continua ad essere un dramma; siamo di fronte ad una situazione che nel tempo si è aggravata, complice anche la crisi economica generale che mette in difficoltà sempre più famiglie. Complici anche gli obblighi dettati dalla “spending review” nazionale che impone ai Comuni di non contrarre fitti, facendo venir meno gli strumenti adottati in passato. Resta però la necessità di fornire risposte a questo dramma che, nel solco della legalità e del rispetto delle regole, non faccian venir meno sostegni ed aiuti a quanti ne hanno maggiormente bisogno. Gli ultimi episodi che riguardano il nostro Comune ci fanno ben riflettere, soprattutto in presenza di un aumento del fenomeno della cosidetta “morosità incolpevole”, ossia quella morosità determinata dalla perdita del posto di lavoro. La crisi sociale che stiamo vivendo impone risposte straordinarie e soluzioni intelligenti sul fronte dell’emergenza abitativa che l’Amministrazione comunale dovrebbe attivare nel rispetto delle regole e delle prescrizioni di legge, come per esempio delibere recanti “misure urgenti e straordinarie in ordine ad interventi per il disagio abitativo”, immettere sul mercato alloggi con affitti a prezzi ‘sociali’ e con prestazioni energetiche di qualità, per ridurre le spese di gestione e quelle condominiali che stanno diventando un costo importante che si aggiunge all’affitto, contributi per chi si fosse trovato in situazione di difficoltà, come cassa integrazione, mobilità, contratto di solidarietà, licenziamento a seguito di chiusura aziendale o a conclusione del periodo di attivazione degli ammortizzatori sociali o per il mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico. Riteniamo molto impreparato il Comune di Campiglia Marittima a far fronte al sempre più dilagante e diffuso dramma dell’emergenza abitativa. Il M5S, oltre alla mozione presentata dove veniva richiesto il censimento degli immobili sfitti, ha presentato un’ interpellanza circa la destinazione di immobili sfitti in maniera temporanea, per casi di emergenza. Consapevoli che tali soluzioni abitative sono predisposte come misura estrema emergenziale grave, non condividiamo completamente l’esigenza di liberare i 7 alloggi che possiede il Comune per ristrutturarli avviando il progetto di una struttura di coabitazione, dotata di spazi privati ed altri comuni. Riteniamo altresì che tale procedura in un contesto così tragico possa creare ulteriori emergenze abitative senza arginare il problema. Onde evitare gesti estremi da parte di chi vive questi gravi disagi, preghiamo vivamente l’Amministrazione di sforzarsi ulteriormente alla ricerca di fondi, magari risparmiando su temi meno incisivi, ma garantendo la dignità di ognuno nel possedere la propria abitazione.
MOVIMENTO5STELLE CAMPIGLIA