No alla legge di riordino della sanità regionale
PIOMBINO 11 SETTEMBRE 2015 — La signora che ha espresso sulla stampa locale le proprie preoccupazioni sul futuro della sanità locale ha dato voce al pensiero di quanti (e sono un numero crescente) stanno vivendo sulla propria pelle le difficoltà che si incontrano quando si ha necessità di prestazioni sanitarie.
La lista “Un’Altra Piombino” da tempo sta denunciando la situazione di grave difficoltà che attraversa la sanità locale.
L’offerta sanitaria dell’Asl 6 si è andata progressivamente impoverendo: pensiamo alla chiusura notturna e festiva di alcune specialistiche (in primis l’urologia ) che costringe i cittadini a spostamenti e disagi (anziani che in piena notte vengono inviati a Livorno perché da noi non c’è più un servizio h 24 di urologia); pensiamo al vergognoso e insostenibile allungamento delle liste di attesa (più di anno per avere alcuni appuntamenti); pensiamo alla ormai consolidata riduzione del personale medico e sanitario operativo; pensiamo a un pronto soccorso in difficoltà, dal punto di vista della struttura e del personale, nel far fronte alle crescenti richieste di un servizio territoriale insufficiente; pensiamo ai tickets onerosi che spingono molti cittadini a rinunciare o a rivolgersi alle strutture private, nelle quali spesso si fa prima e si spende meno che nel pubblico; pensiamo alla riduzione progressiva dei posti letto che porta non di rado a dimissioni precoci con ricadute e conseguente aggravio di costi oltre ai rischi e ai disagi per gli ammalati ; pensiamo anche agli operatori, o almeno a una buona parte di loro, che stanno lavorando sotto organico e in un clima pesante di grande difficoltà. Potremmo continuare questa lista , ma crediamo che molti piombinesi comincino a rendersi conto di questo progressivo smantellamento dei servizi sanitari e ospedalieri.
Nei comunicati ufficiali il governatore della Toscana e il Pd (cioè coloro che da sempre gestiscono le politiche sanitarie) ripetono i soli mantra: da una parte le difficoltà economiche e la contrazione delle risorse, dall’altra il riordino in nome dell’efficienza, dell’ottimizzazione delle risorse e del miglioramento della qualità. Si cerca di mistificare con il politichese e con la propaganda la necessità di far fronte ai tagli imposti dal governo , e i risultati sono sempre i soliti: tagli, riduzione dei servizi , convenzioni con il privato in forte espansione, difficoltà per una cittadinanza che invecchia e, da parte di un numero crescente di persone, rinuncia a fare prevenzione e diagnosi.
Una cosa vogliamo dire alla signora: non è vero che nessuno fa niente. La nostra lista, coerentemente con il suo programma, si sta attivando per raccogliere anche a Piombino e in Val di Cornia le firme per il referendum abrogativo della legge regionale di riordino del Sistema sanitario, una legge pessima, votata in fretta e furia per motivi di opportunità politica , che sottrarrà risorse in modo crescente alle periferie , che dequalificherà i processi assistenziali e costringerà i cittadini a rivolgersi in modo crescente alle strutture private.
Un’Altra Piombino