Non c’è bisogno né di premiazioni né di proclami
PIOMBINO 18 maggio 2018 — Che la vicenda Aferpi sia legata a quella di ILVA è palese, come appare evidente che oramai sia arrivato il momento, per il sindacato, di far sentire la propria voce.
Come Uglm abbiamo atteso, come tutti, la famigerata firma ma ora occorre che sia fatta chiarezza, una volta per tutte. Basta con indiscrezioni e attese al cardiopalmo. Non c’e’ bisogno di altre premiazioni o proclami . I lavoratori hanno bisogno di risposte . L’intero territorio e la sua cittadinanza necessitano di liberare e bonificare quelle aree delle quali da anni si sente dire che ci sono finanziamenti.
La convocazione al governo, che da tempo tutti chiediamo, va bene ma non può essere l’ennesima informativa e qualche dubbio in questo senso, visto il quadro politico, riteniamo sia legittimo.
Quindi, cosa fare?
A nostro avviso occorre che, nuovamente, si riaccendano i riflettori, a livello nazionale, sull’intera vicenda e si pretenda di conoscere, nei dettagli, i passaggi che ci sono stati in questi giorni, non tanto nella trattativa tra i due privati, ma visto che vari ministeri hanno preso parte agli incontri, capire quali garanzie siano state date e quali le pretese per una eventuale ripartenza produttiva e relative modalità . Dobbiamo avere garanzie sugli smantellamenti e manutenzione di impianti. La sicurezza dei lavoratori “in primis” perché siamo stanchi di piangere vittime del lavoro ogni giorno e quando lo facciamo vuol dire che non è stato fatto abbastanza per evitarlo. Non si può continuare a morire così nel 2020!!
Nelle trattative, come rappresentanti dei lavoratori, occorre iniziare a parlare anche di questo importante argomento. A poco serve fare sciopero quando la tragedia è avvenuta.
Prima di esprimere altre valutazioni e dare ricette vincenti il punto di partenza per la Uglm dovrà essere la conoscenza dettagliata del piano industriale, sempre che ne esista ancora uno. Insieme a questo occorrerà avere una visione più ampia relativamente al progetto per le altre aree e per il porto. Insomma più che firma o non firma di un qualcosa di ignoto occorre una valutazione concreta ed anche tecnica, meglio se fatta congiuntamente con un team del governo, del piano industriale e della sua fattibilità. Sarebbe necessaria, questo lo lanciamo come invito, una iniziativa che coinvolga l’intero territorio per manifestare la necessità di un vero progetto di rinascita del settore siderurgico, che comprenda le bonifiche, ma che veda la tematica della sicurezza e compatibiltà ambientale come primi reali obiettivi .
Segreteria provinciale Uglm e rappresentante RSU Aferpi