Non c’è nessun impianto riciclaggio navi italiano
PIOMBINO 17 settembre 2018– La Commissione Europea ha approvato il 4 maggio 2018 una decisione che aggiorna l’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi già approvato nel 2016 a norma del regolamento (UE) n. 1257/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Diversi Stati membri hanno comunicato alla Commissione l’elenco degli impianti da essi autorizzati a norma dell’articolo 14 del regolamento (UE) n. 1257/2013 per l’ inclusione nell’elenco europeo degli impianti di riciclaggio delle navi. Gli Stati membri hanno altresì comunicato alla Commissione dati aggiornati relativi agli impianti già inclusi in detto elenco.
L’elenco completo include i seguenti impianti ed i corrispondenti metodi di riciclaggio
- NV Galloo Recycling Ghent Scheepszatestraat 9 9000 Gent, Belgio, Laterale (ormeggio in acqua), rampa,
- Fornæs ApS Rolshøjvej 12–16 8500 Grenå, Danimarca, Demolizione al molo e successiva rottamazione su suoli impermeabili con sistemi di drenaggio efficaci,
- OÜ BLRT Refonda Baltic, Estonia, Galleggiante in banchina e in bacino galleggiante,
- DDR VESSELS XXI, S.L. Porto «El Musel» Gijón, Spagna, Rampa di demolizione,
- Démonaval Recycling ZI du Malaquis Rue François Arago 76580 LE TRAIT, Francia, Laterale, bacino di carenaggio,
- GARDET & DE BEZENAC Recycling/Groupe BAUDELET ENVIRONNEMENT — GIE MUG 616, Boulevard Jules Durand 76600 Le Havre, Francia, Galleggiante e scalo di alaggio,
- Grand Port Maritime de Bordeaux 152, Quai de Bacalan — CS 41320 — 33082 Bordeaux, Francia, Laterale, bacino di carenaggio,
- Les Recycleurs bretons Zone Industrielle de Kerbriant — 29 610 Plouigneau, Francia, Laterale, bacino di carenaggio,
- A/S «Tosmares kuģubūvētava» Ģenerāļa Baloža street 42/44, Liepaja, LV-3402, Lettonia, Demolizione di navi (ormeggio in acqua e bacino di carenaggio),
- UAB APK Minijos 180 (ormeggio 133 A), LT 93269, Klaipėda, Lituania, Laterale (ormeggio in acqua),
- UAB Armar Minijos 180 (ormeggi 127 A, 131 A), LT 93269, Klaipėda, Lituania, Laterale (ormeggio in acqua),
- UAB Vakaru refonda Minijos 180 (ormeggi 129, 130, 131 A, 131, 132, 133 A), LT 93269, Klaipėda, Lituania, Laterale (ormeggio in acqua),
- Keppel-Verolme Prof. Gerbrandyweg 25 3197 KK Rotterdam-Botlek, Paesi Bassi, Demolizione navale,
- Scheepssloperij Nederland B.V. Havenweg 1; 3295 XZ s‑Gravendeel Postbus 5234; 3295 ZJ s‑Gravendeel, Paesi Bassi, Demolizione navale,
- ALMEX Sp. Z o.o. ul. Ks. Stanislawa Kujota 1 70–605 Szczecin, Polonia, Moli e aree di riciclaggio su interfaccia mare- terra,
- Stocznia Marynarki Wojennej SA. ul. Śmidowicza 48, 81–127 Gdynia, Polonia, Ormeggio in acqua, bacino di carenaggio, moli e aree di riciclaggio su interfaccia mare- terra,
- Navalria — Docas, Construções e Reparações Navais Porto Comercial, Terminal Sul, Apartado 39, 3811–901 Aveiro, Portogallo, Demolizione in bacino di carenaggio, Decontaminazione e demolizione su piano orizzontale e inclinato, secondo le dimensioni della nave,
- Able UK Limited Teesside Environmental Reclamation and Recycling Centre Graythorp Dock Tees Road Hartlepool Cleveland TS25 2DB, Regno Unito, Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua,
- Harland and Wolff Heavy Industries Limited Queen’s Island Belfast BT3 9DU, Regno Unito, Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua,
- Swansea Drydock Ltd Prince of Wales Dry Dock Swansea Galles SA1 1LY, Regno Unito, Demolizione di navi e trattamenti associati autorizzati in bacino di carenaggio e ormeggio in acqua.
Per quanto attiene agli impianti di riciclaggio delle navi situati in un paese terzo per i quali è stata presentata alla Commissione una domanda di inserimento nell’elenco europeo la valutazione delle informazioni pertinenti e dei documenti giustificativi trasmessi o raccolti è ancora in corso. La Commissione adotterà gli atti di esecuzione pertinenti a tali impianti di riciclaggio delle navi situati al di fuori dell’Unione una volta conclusa la valutazione.
Rispetto alla precedente decisione del 2016 gli impianti sono passati da 18 a 20, ma nessun impianto ha sede in Italia.
Naturalmente, visto che le opere pubbliche non sono finite e che le opere private non sono partite, non poteva esserci l’impianto previsto nel porto di Piombino per il quale il 16 marzo 2015 le società Saipem s,p.a., S. Giorgio del Porto s.p.a. e Fratelli Neri s.p,a. hanno avanzato richiesta ai sensi degli artt. 18, 4° co., della L. 84/94, e 11, della L. 241/90 per l’avvio del procedimento amministrativo fìnalizzato alla concessione pluriennale delle aree all’uopo destinate dall’Autorità Portuale “ai fini della gestione di un impianto industriale per· la demolizione navale e per le sue possibili, se condivise, evoluzioni e diversificazioni … al fine di esercitarvi le attività di “Ship recycling” demolizione navale controllata nell’ambito del frame normativo tracciato dalla Convenzione Internazionale di Hong Kong del 2009 e del Regolamento comunitario 1257/2013″.
E nonostante che il 9 settembre 2016, dopo l’approvazione del piano industriale avvenuta il 17 febbraio 2016, Luciano Guerrieri in qualità di Commissario Straordinario dell’Autorità Portuale di Piombino e Piero Neri in qualità di legale rappresentante della Piombino Industrie Marittime abbiano firmato “l’atto di sottomissione ex art. 38 del Codice della Navigazione, al fine di consentire alla Società di avviare senza ulteriori ritardi l’iter per l’ottenimento delle certificazioni, delle autorizzazioni e dei nulla osta necessari per lo svolgimento delle attività di demolizione, manutenzione e refitting navale, nonché la realizzazione delle infrastrutture e d egli impianti di cantiere ed ogni attività necessaria”.
Sono troppi anni che raccontano barzellette. Promesse infinite, la realtà è ZERO ASSOLUTO. E’ stata rovinata un intera zona e Comuni limitrofi per incapacità e attaccamento alle tante poltrone. Speriamo che da maggio 2019 tanta gente ragioni.