Non convocano nemmeno la commissione!

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 30 otto­bre 2015 — Non ce n’era bisog­no, ma la mag­gio­ran­za Campigliese a gui­da Pd con­fer­ma sen­za ombra di dub­bio che la democrazia e la trasparen­za non sono pro­prio nel suo DNA. Non pos­sono abolire le oppo­sizioni, ma, annul­lan­do la fun­zione del Con­siglio comu­nale, le met­tono in con­dizioni di non conoscere ciò che dovreb­bero sapere.
Abbi­amo chiesto di sapere quali sono le richi­este di vari­ante pre­sen­tate. Abbi­amo chiesto la con­vo­cazione del­la Com­mis­sione con­sil­iare che ha il com­pi­to di affrontare questi argo­men­ti. Il Pres­i­dente Gori, del­la mag­gio­ran­za, ci ha rispos­to così: “allo sta­to attuale non ci siano le con­dizioni per potere effet­tuare appro­fondi­men­ti sul­l’ar­go­men­to”. Dunque il Con­siglio non deve sapere ciò che la Giun­ta e gli Uffi­ci conoscono e han­no già ampia­mente appro­fon­di­to, non deve conoscere chi ha pre­sen­ta­to i prog­et­ti e cosa riguardano, non deve conoscere per­ché per alcu­ni han­no ritenu­to di fare vari­anti e per altri no.
E’ quel­lo che sta acca­den­do sul­la vari­ante al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co e al Piano Strut­turale, già decisa dal­la Giun­ta sul­la base di prog­et­ti e richi­este di pri­vati di cui nes­suno sa nul­la. Si sa solo che non sono con­for­mi al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co (RU) approva­to nel 2011. Si sa anche che han­no deciso di resp­in­gere una richi­es­ta di vari­ante pre­sen­ta­ta dal­la soc. Cave di Campiglia in data 13 mag­gio 2015. Dunque la Giun­ta ha già deciso cosa approvare e cosa resp­in­gere e, con delib­era n°115 del 2015, ha “impar­ti­to” al set­tore urban­is­ti­ca di “avviare le oppor­tune vari­anti al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co pri­ma del­la sua sca­den­za”. Han­no deciso che le vari­anti riguarder­an­no anche il Piano Strut­turale, ovvero lo stru­men­to che han­no approva­to nel 2007 e che ave­va una sca­den­za tem­po­rale di almeno 15 anni. San­no tante cose, conoscono i prog­et­ti, li han­no esam­i­nati, han­no deciso quali resp­in­gere e quali invece accogliere facen­do vari­anti ai piani.
Noi sap­pi­amo benis­si­mo che il RU che han­no approva­to nel 2011 era pes­si­mo, che prevede­va 700 allog­gi e decine di ettari di nuovi capan­noni tra il 2011 e il 2016 quan­do già c’era uno stock enorme di case e capan­noni vuoti e inven­du­ti. Sap­pi­amo che han­no guarda­to più alla spec­u­lazione edilizia che hai bisog­ni reali dei cit­ta­di­ni e delle imp­rese, che han­no priv­i­le­gia­to anco­ra il con­sumo di suo­lo al riu­so e al risana­men­to di ciò che c’era, cen­tro stori­co com­pre­so. Non ci mer­av­iglia che ci siano esi­gen­ze non pre­viste da questo RU che, per questo, è intera­mente non attua­to.
Siamo davvero all’assurdo, ma forse la paro­la gius­ta è “ver­gogna”.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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