Non è vero che non ci sono proposte alternative
PIOMBINO 4 novembre 2016 — A chi sostiene che non abbiamo proposte alternative, noi preferiamo l’aggettivo “complementari”, alla siderurgia, ricordiamo che Ascolta Piombino ha consegnato il suo contributo per la Campagna d’Ascolto promossa dall’assessore Maestrini proprio nelle sue mani e, per posta, a tutta la Giunta. Turismo, edilizia e nautica sono le parole d’ordine; quello fatto fino ad oggi è evanescente e senza struttura. Per il turismo si devono togliere lacci e laccioli dalle precedenti previsioni inattuate e inattuabili, partendo dalla Costa Urbana, con gli ex Macelli, la caserma ex Vigili del Fuoco, l’ex Bernardini, il Centro Velico, Palazzo Appiani, il piazzale di Marina, il tratto di costa che arriva fino al Porto di Salivoli, per questi ambiti portiamo proposte molto concrete di utilizzo per finalità turistico ricettive strutturali, aprendo alla possibilità di investire seriamente su questi tratti di costa. Per noi servizi e investimenti di restailing del centro urbano sono prioritari, partendo da Piazza Dante, Corso Italia, Piazza Verdi. Il Promontorio, il Falcone e l’area del campino del Salivoli sarebbero strategici per strutturare complessi ricettivi, concentrando le aree sportive tutte ai Diaccioni, migliorandone la fruibilità generale con illuminazione parcheggi e parchi alberati. La Centrale dell’Enel è un contenitore naturale di attività legate alla nautica e al diportismo, insieme a quelle legate all’itticoltura e alla filiera del pescato, al posto della vendita di borse di lusso. San Quirico, i Parchi e Baratti, sarebbero un volano economico importante se pensati in un’ottica manageriale, di progettazione e di gestione di aree comunali, valorizzandone scopo e autonomia gestionale. Se si vuole sanare dal punto di vista ambientale le Fabbricciane possiamo solo pensare ad un piano di urbanizzazione e lottizazizone, dove si potrebbe costruire un ambito ecosostenibile e produttivo: sarebbero anni di lavori e vera occupazione. La Costa Est contiene ancora ambiti inesplorati come il parco della Sterpaia e le aree limitrofe dove si potrebbero insediare attività turistiche che potrebbero muovere economie anche destagionalizzate. Serve quindi un grande piano di sviluppo di microeconomia diffusa e d’imprenditorialità che solo con la necessaria programmazione, insieme alla Regione, possiamo far decollare; basta economie sudice, questa è la vera diversificazione.
*Riccardo Gelichi è Portavoce Lista Civica Ascolta Piombino