Non necessaria VIA per scogliere a Torre Mozza
PIOMBINO 28 dicembre 2019 — La Regione Toscana ha deciso di escludere dalla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) il progetto “Riequilibrio e ripascimento dell’arenile della Costa Est del Golfo di Follonica”, nei Comuni di Piombino e Follonica, proposto dalla Regione Toscana, Genio Civile Toscana sud, subordinatamente al rispetto di prescrizioni e con l’indicazione di raccomandazioni che si possono leggere integralmente scaricando il decreto dirigenziale n. 21204 del 23 dicembre 2019. Del progetto Stile libero Idee dalla Val di Cornia ha già parlato nell’articolo Ripascimento protetto del litorale di Torre Mozza dell’ 1 agosto 2019.
L’intervento consiste nel ripascimento protetto a partire da circa 300 metri a ovest di Torre Mozza fino alla scogliera est di protezione di Baia Toscana, per una lunghezza di circa 1,2 chilometri, da realizzarsi con sabbie provenienti dalla foce del fiume Cornia (30.000 metri cubi ) e da sabbie di cava (22.000 metri cubi ), fino alla quota +2 metri sul livello del mare. A protezione di questi ripascimenti è prevista la realizzazione di 4 scogliere di varie lunghezze a chiusura parziale dei varchi della “beach rock” presente e la realizzazione di 2 nuovi pennelli, a distanza di circa 350 metri uno dall’altro, emersi per circa 40–50 metri in funzione della linea di riva prevista e sommersi per circa altri 110 metri collegati in testa da una scogliera sommersa parallela alla nuova linea di riva.
I massi lapidei di calcare compatto, idonei all’interazione con il moto ondoso, impiegati per la costruzione delle quattro scogliere a chiusura dei varchi della “beach rock” e per la formazione dei pennelli e della scogliera che li unisce proveranno prevalentemente da cava.
Le scogliere a chiusura dei varchi della “beach rock” avranno la funzione di arrestare il moto ondoso a distanza dalla riva anche nei tratti in cui attualmente ciò non avviene. Le scogliere saranno poste in corrispondenza dei varchi, senza intasarli, parallelamente alla “beach rock” ad una distanza da esse di circa 50 metri lato mare per permettere un buon ricambio dell’acqua e una corrispondente salubrità, oltre che consentire il passaggio di mezzi di soccorso in mare.
I due nuovi pennelli sono stati previsti in parte emersi ed in parte sommersi proprio per evitare che potessero trattenere eccessivamente il sedimento proveniente da sud, mettendo in crisi il litorale sottoflutto più a nord. Il sistema di pennelli e scogliera sommersa andrà a sostituire le scogliere emerse attualmente presenti in corrispondenza dello stabilimento balneare di Baia Toscana, i cui massi saranno salpati e riutilizzati, in parte nella formazione delle nuove opere a mare, in parte negli interventi integrativi di recupero e protezione del sistema dunale. È prevista infatti, dopo la pulizia della spiaggia, la formazione di una scogliera a terra a protezione della duna. Per una migliore fruibilità della zona è previsto l’adeguamento dell’accesso alla spiaggia in prossimità di Torre Mozza tramite una rampa di dimensioni adeguate.
I lavori previsti dal progetto saranno realizzati in due stagioni successive (I stagione: Torre Mozza, da gennaio a giugno; II stagione: Baia Toscana, da ottobre a giugno); non sono previsti comunque interventi sulla spiaggia o alle foce del fiume Cornia nel periodo compreso tra maggio e settembre.
La parte logistica del cantiere per la prima stagione (3.250 metri quadrati) sarà ubicata nell’area di parcheggio di Torre Mozza 1 nel Comune di Piombino, in corrispondenza della rotatoria in fondo alla Strada Comunale di Pappasole, area che risulta essere lontana dagli insediamenti residenziali e a breve distanza dal principale accesso carrabile alla spiaggia. Per l’accesso alle aree di intervento di Torre Mozza è prevista la realizzazione di una rampa di accesso alla spiaggia dalla strada sterrata, dopo la rimozione del muretto di recinzione presente ed in parte crollato, e di una pista di cantiere nel tratto indicativo di circa 700 metri, necessaria al transito dei mezzi operativi e alle fasi di sistemazione della duna retrostante.
La parte logistica del cantiere per la seconda stagione (3.950 metri quadrati) sarà ubicata nella zona adiacente alla rotatoria delimitata da Viale Italia e Via Don Sebastiano Leone nel Comune di Follonica. Per la seconda stagione è stata individuata un’area diversa dalla prima perché le lavorazioni si svolgeranno prevalentemente nella zona degli stabilimenti balneari di Baia Toscana e Baia Etrusca, che risultano in questo modo più vicini, più facilmente raggiungibili e direttamente accessibili dai mezzi di cantiere.
Nei cantieri di entrambe le stagioni, interamente recintati, troveranno spazio i baraccamenti di cantiere, gli uffici della direzione lavori, la zona deposito materiali e attrezzature, la zona di stoccaggio dei rifiuti, gli spogliatoi ed i servizi per gli operai, la pesa, la zona parcheggio mezzi d’opera ed una zona adibita al rifornimento dei mezzi, con la realizzazione di una piazzola cementata ed isolata idraulicamente ove le acque raccolte verranno trattate mediante disoleatore prima dello scarico nelle fossette superficiali; per entrambe le aree di cantiere sarà predisposto una opportuna stazione lavaruote per impedire ai mezzi in uscita dal cantiere di sporcare la viabilità pubblica.
Per la realizzazione delle scogliere i necessari materiali lapidei a diversa pezzatura, non reperibili in loco, proverranno da cave. I massi saranno trasportati dalle cave e scaricati su pontone nell’area adibita del porto di Piombino e da qui saranno trasportati nell’area di progetto e messi in opera da mare tramite braccio meccanico presente sul pontone stesso, che provvederà alla posa secondo le sagome di progetto.
Per il ripascimento, i sedimenti saranno reperiti alla foce del Fiume Cornia. Per quanto riguarda lo specifico aspetto del colore dei sedimenti di ripascimento sarà valutato accuratamente la similitudine con le sabbie autoctone; la Foce del Cornia è la fonte di alimentazione dei sedimenti per il tratto in cui si va a intervenire. Per il recupero delle sabbie dai fondali della foce del Fiume Cornia sarà previsto l’utilizzo di una draga, corredata di una condotta di refluimento della miscela di sedimenti verso i tratti litoranei.
È stata effettuata la valutazione di incidenza sul sito della Rete Natura 2000 Padule Orti – Bottagone che ha dato luogo alla seguente prescrizione:
- Per quanto riguarda l’area di prelievo alla foce del Cornia, le azioni di approvvigionamento delle sabbie dovranno essere effettuate nel periodo compreso tra agosto e marzo, per salvaguardare la fase riproduttiva delle numerose specie oggetto di tutela presenti nell’area, con particolare riferimento all’avifauna protetta. Nel caso in cui l’avvio del prelievo abbia inizio prima del mese di marzo, potrà essere proseguito fino al mese di aprile purché i lavori si svolgano in modo continuativo, al fine di dissuadere l’avvio di nidificazioni nell’area.
- Per il ripascimento protetto del litorale di Torre Mozza, per una lunghezza di circa 1,2 km, si segnala che il sito è idoneo a nidificazioni di tartarughe marine della specie protetta Caretta caretta, che anche nel 2019 hanno interessato Comuni limitrofi (San Vincenzo e Castiglione della Pescaia). Pertanto, trattandosi di eventi ripetibili annualmente, occorre vietare ogni opera nel litorale, nel periodo giugno-settembre, in quanto la nidificazione avviene nei primi 20 m. di spiaggia, ed i percorsi in mare e sulla battigia non devono comportare nessun tipo di ostacolo, alla deposizione di nuovi nidi, che se dovesse avvenire, comporterà l’adozione di misure di salvaguardia e sicurezza per circa 70 giorni dalla data di deposizione delle uova. Per tale attività il coordinamento è svolto dal settore scrivente, in attuazione della Direttiva Habitat, DPR 357/97 e art. 11 L.R.30/2015.