Non prima del 2020, sempre che tutto fili liscio
PIOMBINO 5 giugno 2016 — Il balletto delle date e dei tempi di attuazione del nuovo forno Aferpi, treno di laminazione rotaie cpmpreso, continua in maniera invereconda.
Viene istituita la cosidetta “cabina di regia” ed i componenti, tutte istituzioni pubbliche, dichiarano nuovamente che il 2018 è la data possibile per tornare a produrre acciaio.
Facciamo allora di nuovo qualche osservazione tecnica che tiene conto in primis delle uniche date certe ad oggi conosciute, ovvero i ventotto mesi necessari, credibili perché dichiarati dall’appaltatrice, per la costruzione e l’avvenuta firma del contratto con SMS nel mese di aprile.
Ecco di seguito una ipotesi di programma per macrotitoli:
- 1° Tappa: Consegna progettazione con profili e carichi di fondazione
Giugno/Luglio 2016
Segue da parte di Aferpi la stesura delle specifiche tecniche per attivare le gare di appalto per l’assegnazione delle opere civili - 2° Tappa: Assegnazione ordine/ordini per opere civili, linee di processo
Ottobre/Dicembre 2016 - 3° Tappa: Inizio opere civili, linee di processo
Giugno 2017
Naturalmente la condizione indispensabile è che Aferpi faccia partire da subito il percorso autorizzativo, che ha una complessità importante, pena uno slittamento della data indicata - 4° Tappa: inizio costruzione impianti e macchine linea di processo (ordine SMS)
Giugno 2017
Condizione indispensabile l’avvenuto reperimento dei finanziamenti bancari - 5° Tappa: Fine dei montaggi della linea di processo
Ottobre/Dicembre 2019
In parallelo con le attività relative alla linea di processo (ordine SMS) devono procedere tutte quelle opere di contorno ( capannoni, carriponte, servizi, fluidi, Ene,logistica ecc….) - 6° Tappa: Prove di funzionamento e avviamento impianti
Fino a Giugno 2020 - 7° Tappa: Inizio produzione
Secondo semestre 2020.
Pare evidente che in questa ipotesi di programma, sono comunque presenti forti elementi di criticità che potrebbero causare ulteriori slittamenti, in primis il reperimento dei finanziamenti bancari ma non è da sottovalutere neppure il percorso attuativo complessivo per la realizzazione dei nuovi impianti che possono essere suddivisi in cinque macro gruppi:
- -Acciaieria elettrica
- -Laminatoio rotaie
- -Parco rottame
- -Capannoni con macchinari servizi e logistica
- -Alimentazione elettrica primaria.
In conclusione non il 2018 ma il 2020 è l’anno che va preso razionalmente in considerazione per la ripresa della produzione e sempre che tutto proceda nel migliore dei modi e senza impedimenti di natura finanziaria o autorizzativa.
Serve quindi da parte della “cabina di regia” un vero e proprio “pressing” senza esclusione di azioni ed interventi anche pesanti nei confronti di Aferpi, nel comune interesse di ridurre, per quanto possibile, questa vera e propria” traversata del deserto” che appare ancora costellata di incertezze ed incognite.
(Foto di Pino Bertelli)
Leonardo, ricordi la famosa canzone di Modugno: “Penso che un sogno così non ritorni mai più, mi dipingevo le mani e la faccia di blu, poi d’improvviso venivo dal vento rapito e incominciavo a volare nel cielo …”, chissà perché mi ritorna a mente…