Non servono né gite in barca né raccolte di firme

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PIOMBINO 15 luglio 2014 — L’offerta vin­colante del grup­po Jws Steel, da quel che emerge dalle prime voci, per alcu­ni impianti del­lo sta­bil­i­men­to Luc­chi­ni di Piom­bi­no è un pic­co­lo pri­ma pas­so che per­me­tte di fare un min­i­mo di chiarez­za sul futuro del­la siderur­gia piom­bi­nese.
Sta­vol­ta per­lomeno c’è qual­cosa di più con­cre­to, anche se i tem­pi saran­no anco­ra lunghi pri­ma di arrivare ad una con­clu­sione di ques­ta vicen­da, con tutte le impli­cazioni eco­nomiche e sociali che già si stan­no pesan­te­mente man­i­fe­s­tando.
La realtà che si sta delin­e­an­do è ama­ra, purtrop­po la ver­ità è che non si può vivere di solo illu­sioni, rac­con­tan­do cose che per ques­tioni tat­tiche non stan­no né in cielo né in ter­ra.
Comunque aspet­ti­amo l’ufficialità per capire meglio quali siano le reali inten­zioni degli indi­ani, ma è inevitabile che vi sia l’ipotesi conc­re­ta che si deb­ba scri­vere la paro­la fine sul­la pro­duzione di acciaio in questo ter­ri­to­rio.
L’auspicio è che vi siano oppor­tu­nità per man­tenere il mas­si­mo degli occu­pati dell’ambito indus­tri­ale e che si com­in­ci a par­lare una lin­gua diver­sa ric­ca di con­tenu­ti e non di inutili slo­gan, gite in bar­ca e rac­colte di firme.
Il mon­do è cam­bi­a­to, ed oltre­tut­to non inizia a Piom­bi­no e tan­to meno ci finisce, per questo moti­vo dovre­mo avere la forza di essere cred­i­bili, uscen­do dagli stereotipi del ‘900, che anco­ra sono sal­da­mente anco­rati nel­la nos­tra men­tal­ità.
I gran­di investi­tori si muovono in base a logiche pre­cise, cer­ta­mente non sono al giorno d’oggi più disponi­bili a sostenere il peso dei lega­mi cul­tur­ali del pas­sato.
Ne sono un esem­pio la FIAT ed altri gran­di grup­pi stranieri che sono sem­pre più ten­tati a scap­pare dall’Italia, oppure a sfruttare gli impianti fino all’estrema unzione pri­ma di andarsene.
La ver­ità è che le offerte vin­colan­ti sono arrivate al capez­za­le del mori­bon­do trop­po tar­di e ciò è accadu­to anche per respon­s­abil­ità che non sono cer­to da imputare total­mente all’azienda ed al com­mis­sario stra­or­di­nario.

Lui­gi Coppola,Segreteria Provin­ciale UDC di Livorno

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