Non si può discutere delle concessioni balneari

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pervenuta in redazione

SAN VINCENZO 28 novem­bre 2015 — Insp­ie­ga­bile e ambiguo il modo di “non rispon­dere” all’in­ter­rogazione sulle con­ces­sioni bal­n­eari usato dal­l’asses­sore all’Ur­ban­is­ti­ca nel­l’ul­ti­mo Con­siglio Comu­nale.
Al pos­to di dare una rispos­ta, l’asses­sore ha affer­ma­to che “vista la del­i­catez­za del­l’ar­go­men­to e la pos­si­bil­ità di esprimer­si con più lib­ertà in una Com­mis­sione” il Con­siglio Comu­nale non era il luo­go adat­to alla dis­cus­sione. L’asses­sore ha un modo dis­tor­to di vedere la democrazia, come già dimostra­to con le osser­vazioni “seg­rete” al Piano Strut­turale, ritiene la democrazia una dis­cus­sione tra tre o quat­tro per­sone amiche che non si dan­no mai tor­to. All’asses­sore non piace che si par­li in pub­bli­co per­ché qual­cuno potrebbe ascoltare e quel “qual­cuno” sono i cit­ta­di­ni.
Restano sconosciute le pro­poste del­l’am­min­is­trazione e curioso il com­por­ta­men­to adot­ta­to: rimanere immo­bili aspet­tan­do che un’in­ter­rogazione delle oppo­sizione ricor­di i prob­le­mi più volte soll­e­vati dagli oper­a­tori del tur­is­mo.
Ricor­dan­do che alla base di qual­si­asi pro­pos­ta ci deve essere un equi­lib­rio tra i vari sogget­ti che usufruis­cono delle spi­agge, come abbi­amo scrit­to nel nos­tro pro­gram­ma elet­torale in modo chiaro e non inter­pretabile, la nos­tra pro­pos­ta è quel­la di creare un nuo­vo piano par­ti­co­lareg­gia­to del­la spi­ag­gia ridis­eg­nan­do in modo coer­ente, com­p­lessi­vo ed omo­ge­neo l’u­so del­l’are­nile comu­nale.
Nel nuo­vo piano spi­ag­gia si potreb­bero isti­tuire dei perimetri accor­pati o rica­vati dalle attuali con­ces­sioni che gli sta­bil­i­men­ti bal­n­eari potreb­bero uti­liz­zare solo in con­ven­zione con le strut­ture ricettive sen­za penal­iz­zare ulte­ri­or­mente la lib­era fruizione del bene ed anzi aumen­tan­do, come rite­ni­amo pos­si­bile, la quan­tità di spi­agge libere.

Grup­po Con­sil­iare di Assem­blea San­vin­cen­z­i­na

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