Non si utilizzi la Pro Loco per attaccare il sindaco
SUVERETO 29 dicembre 2016 — È da ieri che leggo e rileggo l’articolo che alcuni ex presidenti dell’Ente Valorizzazione di Suvereto (EVS) hanno indirizzato al sindaco e, direi, anche a tutta la sua squadra di governo del Comune.
Leggere certe frasi e certe affermazioni mi ha fatto veramente male al cuore, perchè alcune di queste persone sono a me molto care e in nessun modo hanno considerato che Giuliano Parodi non è da solo e che il Comune di Suvereto, nei sui successi o insuccessi, è diretto da un gruppo costituito da Giunta e Consiglio comunale di cui fanno parte suveretani che sono nati qui come i loro genitori e conoscono perfettamente il lavoro fatto negli anni dall’ EVS e dalle altre associazioni di Suvereto: la maggior parte di loro o i loro familiari ne ha fatto parte e ne conosce la crescita.
Questa amministrazione mai e poi mai ha denigrato il lavoro fatto negli ultimi cinquanta anni, sfido chiunque a trovare una singola affermazione in questo senso, piuttosto avrà certamente valorizzato i successi di manifestazioni, nate e cresciute in precedenti mandati, cercando di elevarne il livello e fare adeguata promozione.
L’ EVS è stato sempre un organo importante e fondamentale per la buona riuscita di eventi, manifestazioni e valorizzazione del nostro paese e pertanto abbiamo cercato di rafforzare il rapporto tra questo ente e il Comune. Così come abbiamo cercato di ascoltare le esigenze di ogni singola associazione; magari non sempre le avremo soddisfatte, ma ci mettiamo impegno ogni giorno.
I soci dell’EVS sono e devono essere liberi di dare la propria disponibilità a prestare opera di volontariato senza che questo crei nessun nesso con la politica. Sarebbe come dire che fino ad oggi, essendoci state amministrazioni espresse dal Pd, chi ha partecipato alla vita dell’ente era del Pd. Siamo all’assurdo più totale.
La polemica politica l’ha fatta e voluta chi ha scritto quell’articolo mettendo in dubbio questa autonomia e in questo modo cercando l’attacco politico a Parodi e a tutto il gruppo che insieme a lui lavora, mettendo di mezzo la Pro Loco.
Parlare poi a nome di tutti i vecchi presidenti o fondatori è un po’ paradossale. Un paradosso che vivo come una mancanza di rispetto per chi oggi non c’è più. Nessuno sa quale sarebbe stato il suo pensiero su questo, ma di una cosa sono certa. Parlo a mio nome e a nome di chi oggi mi manca: Giovanni sarebbe stato a fianco di questi ragazzi giovani e in gamba che hanno fatto si che la Sagra non sia mai mancata a Suvereto e lo avrebbe fatto perché amava i giovani e gli piaceva lasciare spazio a loro regalando l’esperienza come risorsa. In questo momento avrebbe collaborato in un gruppo per organizzare la 50esima edizione della Sagra o comunque sarebbe stato dietro ad una lavastoviglie a pulire i piatti, come ha fatto nei sui ultimi anni di vita, invece di mettersi a fare inutili polemiche sfruttando un’associazione per iniziare una nuova e brutta campagna elettorale prima del tempo.