Non vanno bene nemmeno le nuove fideiussioni
PIOMBINO 29 gennaio 2019 — Non vanno bene nemmeno le fideiussioni rilasciate a RIMateria da ArgoGlobal in sostituzione di quelle di Finworld e così la Regione Toscana ha accordato a RIMateria altri 30 giorni lavorativi a partire dal 21 gennaio 2019 per mettersi in regola. Lo ha fatto il 28 gennaio 2019 col decreto dirigenziale n. 877. Durante l’assemblea del 7 gennaio 2019 al Multizonale in loc. Fiorentina in Piombino, convocata dalla stessa RIMateria, la presidente Claudia Carnesecchi (nella foto in alto a sinistra, ndr) aveva comunicato che era stato pagato il nuovo premio e si stava aspettando l’emissione dei documenti originali e che dunque in dieci giorni al massimo la pratica sarebbe stata chiusa. Evidentemente non è stato così.
Ripercorriamo le tappe principali della vicenda.
RIMateria in virtù di autorizzazioni provinciali e regionali del 2011 e del 2016 ha realizzato e gestisce un discarica per rifiuti non pericolosi in loc. Ischia di Crociano a Piombino.
Le garanzie finanziarie che RIMateria avrebbe dovuto prestare a favore della Regione Toscana sono state stipulate solo nel 2018 attraverso due polizze:
- polizza nr. 23331304 della Finworld SpA per 4.487.365,16 euro per la gestione operativa;
- polizza nr. 23331309 della Finworld SpA per 388.894,96 euro per la post gestione.
Il 21 novembre 2018 è stato comunicato dalla Regione Toscana a RIMateria che la Finworld Spa non era soggetto idoneo alla stipula di garanzie finanziarie a favore della pubblica amministrazione e che, entro 10 giorni in caso di mancata ottemperanza dell’obbligo di presentazione di adeguata ed idonea garanzia finanziaria, sarebbe stato emanato specifico provvedimento di diffida ad ottemperare.
Entro l’1 dicembre 2018, nessun riscontro era pervenuto alla Regione Toscana da parte di RIMateria e così il 4 dicembre 2018 la Regione diffidò RIMateria ad adempiere entro 30 giorni lavorativi all’obbligo di trasmissione di adeguata ed idonea garanzia finanziaria.
Il 5 dicembre 2018 RIMateria inviò una bozza di polizza fideiussoria per la gestione operativa e una bozza per la gestione post operativa emesse entrambe da ArgoGlobal il 3 dicembre 2018 ma la Regione Toscana rilevò subito alcune criticità
- i testi risultavano non conformi allo schema di polizza assicurativa pubblicato sul sito della Regione Toscana;
- l’importo della garanzia riguardante la gestione operativa non teneva conto dei costi di gestione necessari alla chiusura dell’impianto;
- la scadenza della garanzia riguardante la gestione post operativa non era stata prestata per tutta la durata prevista dalla normativa, secondo piani almeno quinquennali, rinnovabili.
Il 12 dicembre 2018 RIMateria chiese una proroga motivandola così: “ le criticità rilevate da Regione Toscana richiederanno per la Società un impiego di risorse professionali relative alle operazioni di calcolo, e un consistente impegno economico, comportando il reperimento e l’esborso di somme significativamente maggiori da caricare sul costo delle polizze”.
Il 27 dicembre 2018 RIMateria trasmise le bozze definitive, emesse da ArgoGlobal, delle polizze per la gestione operativa e per la post gestione, nonché l’attestazione del pagamento del premio delle stesse, comunicando però contestualmente che “la richiesta di integrazione dell’importo totale da assicurare, in ragione dei costi di gestione relativi alla chiusura dell’impianto, necessita di un ulteriore periodo di tempo, a causa sia del sensibile incremento della somma da garantire, sia della necessità di nuove trattative ed istruttorie con il soggetto garante”. Questione di disponibilità di denari e di ulteriori accordi raggiungere con ArgoGlobal.
Problemi seri perché così si arrivò al 16 gennaio 2019 quando RIMateria facendosi rappresentare da uno studio legale, lo Studio Legale Associato Volpe – Monaco – Bedini di Pisa, chiese alla Regione Toscana una proroga del termine di adempimento prescritto al 28 febbraio 2019 premettendo che:
- “il 27/12/2018 la Rimateria Spa riceveva conferma tramite l’intermediario NGL Insurance Broker che l’emissione degli originali da parte della ArgoGlobal, sarebbe avvenuta nei primi giorni dell’anno.
- Ad oggi, del tutto inaspettatamente e senza alcuna valida motivazione la società ArgoGlobal non ha provveduto ad emettere l’originale sottoscritto delle due polizze fideiussorie.
- Attraverso comunicazioni intercorse con l’intermediario NGL è stato riferito a Rimateria che ArgoGlobal non potrebbe allo stato emettere gli originali per questioni procedurali interne alla Compagnia”.
La Regione Toscana, ritenendo
- che l’attività di RIMateria per la discarica di Ischia di Crociano, è comunque in parte garantita dalle polizze fideiussorie precedenti quelle di Finworld che dovranno essere adeguate negli importi a garanzia della Regione Toscana dalla presentazione delle nuove fideiussioni oggetto di proroga;
- che la sospensione dell’attività in questa fase del processo, risulterebbe misura ingiustificata di fronte all’imminente ottemperanza all’atto di diffida emanato, oltre al rilevante danno economico che produrrebbe al gestore creando ulteriori probabili complicanze per il completamento del rilascio delle garanzie richieste,
ha accordato a RIMateria altri 30 giorni lavorativi a partire dal 21 gennaio 2019 per mettersi in regola.
Veramente intricata la storia di queste fideiussioni. Tanto più che, come i lettori ricorderanno, essa si lega anche all’anticipazione finanziaria prestata dal Comune di Piombino a RIMateria per il pagamento delle fideiussioni fornite da Finworld e poi giudicate nulle. La presidente di RIMateria nella stessa assemblea dalla quale siamo partiti ebbe a dichiarare: “la restituzione del prestito avuto dal Comune di Piombino è in corso (una rata già pagata e la seconda entro la fine del mese) e sarà conclusa entro il 30 giugno 2019, a meno che, nel frattempo, come auspichiamo, venga erogato l’atteso mutuo del Montepaschi perché in questo caso è nostra intenzione chiudere immediatamente questa pratica con un pagamento in un’unica rata a saldo”.
Per non parlare della clausola risolutiva inserita nel contratto di vendita del 30% delle azioni a Unirecuperi per la quale questa, qualora entro il 31 dicembre 2018 (come si vede il termine è già superato) non si fosse verificata l’ accettazione da parte della Regione Toscana della polizza fideiussoria integrativa prescritta dall’AIA, avrebbe potuto, e lo potrà fare entro il 31 dicembre 2019, recedere dal contratto di acquisto delle azioni. È immaginabile che una simile clausola entrerà anche nel contratto di vendita dell’altro 30% delle azioni a Navarra.
Aspettiamo di conoscere la fine della storia, così come aspettiamo di sapere come Finworld restituirà i soldi pagati da RIMateria per due fideiussioni impossibili.