Nuova richiesta di carotaggi sulla discarica

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 12 OTTOBRE 2018 - Con ques­ta let­tera il Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia si pro­pone di sot­to­porre nuo­va­mente all’attenzione del­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca la ques­tione dei caro­tag­gi richi­esti da mesi sul­la dis­car­i­ca RiMa­te­ria (ex-ASIU) di Ischia di Cro­ciano a Piom­bi­no.
Nell’incontro del 4 luglio 2018 avvenu­to tra un comi­ta­to di cit­ta­di­ni e i rap­p­re­sen­tan­ti di alcu­ni Comu­ni del com­pren­so­rio (Sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani, Sin­da­co di Suvere­to Giu­liano Par­o­di, asses­sore all’ambiente del Comune di Campiglia Marit­ti­ma Vito Bar­tale­si, asses­sore all’ambiente del Comune di San Vin­cen­zo Anto­nio Rus­so, pres­i­dente di RiMa­te­ria Vale­rio  Cara­mas­si) furono pre­si dagli ammin­is­tra­tori vari impeg­ni, fra i quali quel­lo di effet­tuare, appe­na pos­si­bile, dei caro­tag­gi sul­la dis­car­i­ca sud­det­ta per esclud­ere la pos­si­bil­ità che vi sia sta­to con­fer­i­to mate­ri­ale par­ti­co­lar­mente peri­coloso. Sec­on­do quan­to affer­ma­to dal Sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani ad oggi i caro­tag­gi non sono anco­ra sta­ti ese­gui­ti per­ché è anco­ra in atte­sa del­l’au­tor­iz­zazione del­l’Au­torità Giudiziaria.
Con­cedere ques­ta autor­iz­zazione è, a nos­tro avvi­so, par­ti­co­lar­mente impor­tante in quan­to ricor­diamo che RiMa­te­ria è inda­ga­ta in mer­i­to al traf­fi­co illecito di rifiu­ti prove­ni­en­ti dalle ditte Lonzi e RaRi di Livorno. Cir­ca un ter­zo dei rifiu­ti con cui la dis­car­i­ca è sta­ta innalza­ta da 26 a 32 metri proven­gono pro­prio da queste due ditte. RiMa­te­ria ha esclu­so che rifiu­ti peri­colosi siano potu­ti finire in dis­car­i­ca e ha sot­to­lin­eato che, nel caso, si riter­rebbe lei stes­sa vit­ti­ma di ques­ta situ­azione. Siamo con­vin­ti che sia asso­lu­ta­mente nec­es­sario sta­bilire con certez­za, attra­ver­so i sud­det­ti caro­tag­gi, se den­tro la dis­car­i­ca di Ischia di Cro­ciano sono fini­ti rifiu­ti peri­colosi: se così fos­se si dovrebbe inter­venire per elim­inare il peri­co­lo, sia per la tutela dell’ambiente e dei cit­ta­di­ni che abi­tano vici­no alla dis­car­i­ca, sia per la tutela degli stes­si lavo­ra­tori di RiMa­te­ria, che sopra la dis­car­i­ca oper­a­no quo­tid­i­ana­mente.
Men­tre nell’incontro del 4 luglio ai cit­ta­di­ni fu assi­cu­ra­to che la dit­ta che avrebbe ese­gui­to i caro­tag­gi sarebbe sta­ta una dit­ta ester­na a RiMa­te­ria e che i costi dell’operazione (caro­tag­gi e anal­isi) sareb­bero sta­ti pagati dal Comune, in una recente dichiarazione a mez­zo stam­pa il sin­da­co, oltre ad imputare la non ese­cuzione dei caro­tag­gi alla man­ca­ta autor­iz­zazione del­la mag­i­s­tratu­ra par­la anche di “caro­tag­gi in auto­con­trol­lo”. Aus­pichi­amo che questo non sig­ni­fichi affi­dare a RiMa­te­ria, diver­sa­mente da quan­to promes­so, l’esecuzione degli stes­si e le anal­isi rel­a­tive e che queste siano affi­date a un Ente Pub­bli­co, come l’Arpat o i Noe, che si con­fig­uri come Ente qual­i­fi­ca­to e super partes.
Ci preme sot­to­lin­eare che le pre­oc­cu­pazioni dei cit­ta­di­ni cir­ca questi impianti, gesti­ti fino a pochi giorni fa sen­za alcun rispet­to delle norme tec­niche di rifer­i­men­to e delle pre­scrizioni del­la Regione Toscana, sono del tut­to legit­time anche in con­sid­er­azione dei notevoli dis­a­gi a cui i sud­det­ti impianti han­no dato orig­ine. Non dimen­tichi­amo­ci che la dis­car­i­ca di RiMa­te­ria è men­zion­a­ta più volte dal­la Com­mis­sione par­la­mentare di inchi­es­ta (pre­siedu­ta dal­la sen­a­trice Lau­ra Pup­pa­to e dall’onorevole Ste­fano Vig­naroli) sulle attiv­ità ille­cite con­nesse al ciclo dei rifiu­ti e su illeciti ambi­en­tali ad esse cor­re­lati.
Abbi­amo totale fidu­cia nel­la Mag­i­s­tratu­ra e nel­la Procu­ra del­la Repub­bli­ca: ci per­me­t­ti­amo di riv­ol­gerVi questo invi­to dopo le ultime dichiarazioni fat­te dal Sin­da­co e solo per sot­to­lin­eare come i caro­tag­gi e le anal­isi richi­este potreb­bero tran­quil­liz­zare i cit­ta­di­ni che, ad oggi stan­no seguen­do la vicen­da con cres­cente pre­oc­cu­pazione. Tut­to ciò nel rispet­to delle esi­gen­ze di indagine dei Mag­is­trati che seguono il caso, al cui giudizio ci rimet­ti­amo.

Il Comi­ta­to di Salute Pub­bli­ca Piom­bi­no-Val di Cor­nia

 

Commenta il post