Nuovi quartieri per una nuova partecipazione
PIOMBINO 28 luglio 2017 — Fin dall’insediamento dei Quartieri, dopo le note vicende che portarono all’esclusione del PD dagli stessi, Spirito Libero ha elaborato proposte per il superamento dell’attuale formula, scorgendo in essa alcune anomalie a prescindere dalle sentenze del TAR. In un articolo di due anni fa, definimmo infatti “consigli comunali bonsai” i Quartieri, poiché ci apparivano semplici copia e incolla dello stesso, con la paradossale aggravante che su alcuni provvedimenti della Giunta venivano normativamente chiamati ad esprimersi, senza però che il loro parere fosse minimamente vincolante. Questo per noi è un limite assurdo che ratifica la percezione di questi organismi come inutili, se non come momenti di discussione puramente informativa. Noi invece, ritenendo essenziale l’esistenza di una forma organizzata di partecipazione, crediamo che a questa vada attribuita dignità istituzionale e soprattutto debba funzionare al meglio nella fase di elaborazione di una proposta. In altre parole, noi immaginiamo il Quartiere come sede di proposte da mettere all’attenzione dell’amministrazione comunale, una sede in cui la “partecipazione” non debba essere esclusivo appannaggio dei partiti ma veda anche associazioni e semplici cittadini considerati alla stregua delle loro idee e non delle appartenenze
Prevediamo queste piccole rivoluzioni rispetto a ora:
- avere consigli di quartiere con un rappresentante per ogni forza politica che si è presentata alle elezioni e non solo che ha avuto accesso al consiglio comunale e altri cinque rappresentanti votati dalla gente (ora sono i partiti a indicare chi va nel consiglio di quartiere),
- far si che un rappresentante del consiglio di quartiere possa essere presente nelle commissioni consiliari nelle quali di parla dei problemi inerenti il quartiere stesso,
- obbligo, da parte della pubblica amministrazione, di presentare preventivamente progetti e opere previsti nel quartiere, recezione delle osservazioni e dei suggerimenti “a monte” dell’elaborazione stessa,
- consiglio di quartiere facente parte del tavolo di programmazione di eventi e iniziative.
Questi sono solo alcuni punti che abbiamo introdotto in una proposta di regolamento che invieremo al sindaco e all’assessore competente, a testimonianza del fatto che riteniamo fondamentale la partecipazione della gente, senza sostenere una forte rappresentanza partitica che di fatto era e è ininfluente sulle decisioni; meglio una partecipazione vera al momento di elaborare che una ratifica inutile al momento di approvare: questo in poche parole, lo spirito della nostra proposta.
Andrea Fanetti, Coordinatore Spirito Libero per Piombino