Nuovi spazi per discariche per rifiuti speciali
PIOMBINO 15 dicembre 2017 — Leggiamo sul Tirreno del 14/12/2017 una delle soliti interviste rilasciate dal Presidente di RiMateria. Molte sono le inesattezze contenute nell’articolo. Caramassi, il Presidente, adopera termini che sia in italiano sia da un punto di vista tecnico hanno un significato completamente diverso da quello da lui usato. Rende così impossibile capire quello che realmente sta facendo RiMateria. Riporto alcune frasi:” C’erano altre tre discariche ignorate, accanto a quella “ufficiale” e da bonificare di cui Asiu non aveva alcuna responsabilità.”,“Siamo gli unici che bonificano un’area di circa 70 ettari”. I 70 ettari a cui fa riferimento comprendono la discarica Asiu, le ex-Lucchini e la LI53aR. Chiariamo la terminologia. Quante in Italia sono state le discariche bonificate? Per bonifica si intende la eliminazione delle fonti inquinanti. Il contenuto di una discarica è la fonte inquinante, quante sono le discariche svuotate? Le discariche una volta esaurite generalmente non si bonificano ma vanno messe in sicurezza permanente isolandole completamente dall’ambiente. Questo può essere fatto in vario modo: coprendole con teli per impedire alle piogge di infiltrarvisi e successivamente ricoprendole con vari strati di terreno, piantandovi essenze vegetali, ecc.. Se poi vi sono delle perdite di percolato dal telo di fondo si può provvedere con una palancolatura (serie di lastre di metallo che circondano la discarica) , pozzi di aspirazione, ecc..
RiMateria non bonifica le discariche esistenti ma nemmeno le mette in sicurezza, come l’articolo erroneamente lascia trasparire! RiMateria ricomincia a coltivarle: porta nuovi rifiuti speciali, nelle discariche presenti!Ne prolunga la vita rimandando per la quarta volta la chiusura della discarica Asiu! Perché la discarica Asiu è esaurita e da molto tempo andava chiusa! Si pensi che il telo di fondo era stato progettato per sopportare un carico di rifiuti che non doveva superare l’altezza massima di dieci metri! Con i rifiuti speciali, grazie ai quali RiMateria sta facendo profitti, la discarica Asiu ha superato, circa, i trenta metri! Successivamente riempirà lo spazio che separa la discarica Asiu dalla ex-Lucchini e sempre con altri rifiuti speciali! La discarica ex-Lucchini sarà ugualmente sopraelevata e servirà ad accogliere parte del materiale abbancato nella Li53aR. Infine sulla Li53aR , una volta tolti i rifiuti industriali, sorgerà una nuova discarica per rifiuti speciali. Questo è il piano industriale: nuovi spazi per discariche che accolgono rifiuti speciali.
Quindi RiMateria non riqualifica, non bonifica ma trasforma un’area di circa 70 ettari in una rinnovata zona di discariche per rifiuti speciali provenienti da tutta Italia mentre i nostri rifiuti urbani vanno a Grosseto. Fra l’altro la gestione della discarica Asiu continua ad essere disastrosa! Basta leggere la diffida che la Regione Toscana ha inviato a RiMateria il 29 novembre 2017. In tale diffida si ordina a RiMateria di mettersi in regola entra trenta giorni. Molte sono infatti le mancanze che la Regione Toscana chiede che siano sanate: il bio-gas (metano, anidride carbonica, ecc.) fuoriesce dalla discarica e si libera direttamente nell’aria senza essere trattato, hanno accettato rifiuti con documentazione allegata incompleta, non hanno effettuato regolarmente le coperture, si ipotizza che il percolato potrebbe essere fuoriuscito dal fondo vasca della discarica, non hanno effettuato verifiche analitiche in loco sui rifiuti in ingresso ammessi allo smaltimento e la lista continua. Per ora più che di azione di bonifica si continua ad inquinare certamente l’aria e forse anche la falda stando a quello che scrive la Regione Toscana. Mentre ulteriore gravissima preoccupazione desta, mentre scriviamo, quanto leggiamo dal giornale on-line www.firenzetoday del 14/12/2017 in merito al traffico illecito di rifiuti pericolosi scoperto dai Carabinieri:” Secondo l’accusa i rifiuti, dopo essere stati mescolati ad altri, sarebbero poi stati conferiti nelle discariche della provincia di Livorno di Rea Impianti Srl (Rosignano Marittimo) e RiMateria Spa (Piombino), gestite da aziende a partecipazione pubblica”. Siamo preoccupati per la nostra salute e per quella dell’ambiente.
Lettera firmata
(Foto di Pino Bertelli)