Occorre la certezza del lavoro per tutti i lavoratori

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 4 aprile 2015 — Apprezzi­amo la deci­sione sin­da­cale di svol­gere un’assemblea uni­ca e pub­bli­ca il 10 aprile: ci sare­mo. Siamo pre­oc­cu­pati per i vari cam­bi di prog­et­to, con­trad­dit­tori, pre­sen­tati da Cevi­tal. Chiedi­amo a sin­da­cati e isti­tuzioni che nell’incontro del 9 riven­dichi­no, non già un qual­si­asi piano indus­tri­ale, ben­sì un mod­er­no prog­et­to per i prossi­mi decen­ni: non la prospet­ti­va min­i­male di due anni (quel­li cop­er­ti dal­la… mis­te­riosa fide­jus­sione), ma inves­ti­men­ti che garan­tis­cano una pro­duzione di qual­ità, rispet­to ambi­en­tale, salute e sicurez­za dei lavo­ra­tori e del­la cit­tad­i­nan­za. Questo rimane l’ogget­to del­la verten­za Piom­bi­no, che non va cer­to chiusa ma rilan­ci­a­ta pure su tutte le altre situ­azioni, quali Mag­o­na, Dalmine eccetera.
Nel­l’im­me­di­a­to, chiedi­amo a sin­da­cati e isti­tuzioni di riven­di­care il 9 a Roma la rias­sun­zione di tut­ti i lavo­ra­tori diret­ti e la certez­za del reimpiego in tem­pi bre­vis­si­mi per i lavo­ra­tori dell’ indot­to. Non potrà essere accetta­ta nes­suna “lista nera” né lavo­ra­tori che resti­no sen­za nes­suna sis­temazione imme­di­a­ta. I lavo­ra­tori dovran­no rien­trare con i dirit­ti ed i salari derivan­ti anche dal­la con­trat­tazione azien­dale pre­gres­sa. Va fat­ta chiarez­za sul TFR che appar­tiene ai lavo­ra­tori e deve tornare nel­la loro piena disponi­bil­ità, sia il TFR al pas­si­vo, sia il TFR mat­u­ra­to dal 2007 ad oggi da pagare al momen­to del pas­sag­gio dei lavo­ra­tori al ces­sion­ario (vedi sen­ten­za Corte Cas­sazione n. 19291 del 22.09.2011).
Nell’immediato, è pri­or­i­tario ricon­quistare gli ammor­tiz­za­tori sociali per tut­ti, in par­ti­co­lare pro­l­un­gan­do i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età per i dipen­den­ti diret­ti come per gli altri. Solo con nuovi con­trat­ti di sol­i­da­ri­età si potrà fron­teggia­re il dram­ma sociale che si sta abbat­ten­do su Piom­bi­no e din­torni. E per questo è fon­da­men­tale garan­tire la con­ti­nu­ità pro­dut­ti­va, assi­cu­ran­do l’ acquis­to dei semi­prodot­ti per la lam­i­nazione: bisogna garan­tire che tut­ti gli ex dipen­den­ti Luc­chi­ni vengano assun­ti e che subito tut­ti torni­no al lavoro, al lim­ite ruotan­do con i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età. Si trat­ta di impedire che alcu­ni (o molti) vengano mes­si in cas­sa inte­grazione per un peri­o­do più o meno lun­go.
I lavo­ra­tori dell’ indot­to han­no pari dig­nità: la soluzione deve essere uni­ca e con­tem­plare da subito una rispos­ta sod­dis­facente anche per loro. Il loro reimpiego nelle boni­fiche impli­ca che la nec­es­saria for­mazione decol­li subito. Va appli­ca­ta la clau­so­la sociale sec­on­do cui chi suben­tra in un appal­to ne assume gli addet­ti sen­za manomet­tere salari e dirit­ti.
Se il 9 aprile non ci sarà una svol­ta vera e ver­i­fi­ca­bile – da val­utare in una nuo­va assem­blea gen­erale tut­ti insieme — , bisogn­erà intrapren­dere una ener­gi­ca mobil­i­tazione locale con col­lega­men­ti nazion­ali (futuro del­la siderur­gia ital­iana) e chia­mare in causa la Con­fed­er­azione euro­pea dei sin­da­cati. Se Cevi­tal non mostr­erà final­mente seri­età d’in­ten­ti, va rimes­sa nel con­to la riac­qui­sizione da parte del­lo Sta­to del­la ex Luc­chi­ni di Piom­bi­no (vedi  Ilva di Taran­to): non un sem­plice sal­vatag­gio, ma una mod­er­na prospet­ti­va di qual­ità pro­dut­ti­va ambi­en­tale sociale.
Rib­a­di­amo la richi­es­ta di non giun­gere al ref­er­en­dum finale nel­la for­ma del “pren­dere o las­cia­re” sen­za alter­na­tive, per­ché equi­var­rebbe a un ricat­to.
Ricor­diamo, infine, l’ impeg­no che il Sin­da­co di Piom­bi­no si è assun­to nell’assemblea del Per­ti­cale, cioè quel­lo di orga­niz­zare, pri­ma di assumere qual­si­asi posizione sul futuro piano indus­tri­ale, una sedu­ta con­giun­ta e in for­ma aper­ta, dei con­sigli comu­nali del­la Val di Cor­nia, e sol­leciti­amo gli altri Sin­daci a esprimer­si in mer­i­to.

Rober­ta Borsel­li (opera­ia Cooplat)
Adri­ano Car­li (Luc­chi­ni)
Mau­r­izio Cer­boneschi (Luc­chi­ni Servizi)
Mas­si­m­il­iano Di Napoli ((Luc­chi­ni)
Pao­lo Franci­ni (Luc­chi­ni)
Bar­bara Guri­eri (Acli Labor)
Deb­o­ra Guri­eri (Acli Labor)
Glo­ria Lonzi (Elior)
Pao­lo Lup­poli (Luc­chi­ni Servizi)
Daniele Lugli (Luc­chi­ni Servizi)
San­dro Mas­sai (Luc­chi­ni servizi)
Mat­teuzzi Mas­si­mo (Luc­chi­ni Servizi)
Val­ter Mazzei (Luc­chi­ni)
Lau­ra Maz­zo­la (Acli Labor)
Ric­car­do Serni (Luc­chi­ni)
Rober­to Squar­ci (Luc­chi­ni)
Donosa Teona (Acli Labor)
Fabio Ven­turi (Luc­chi­ni Servizi)
Patrizia Vitiel­lo (Acli Labor)

Commenta il post