Occorrono amministratori giovani e competenti

· Inserito in Lettere
pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 15 gen­naio 2014 — Fra pochi mesi si ter­ran­no le elezioni ammin­is­tra­tive del Comune di Campiglia Marit­ti­ma. In quan­to elet­tore ricom­pre­so nel­la fas­cia di età cosid­det­ta dei “gio­vani”, mi con­cen­tr­erò su ele­men­ti che appaiono ril­e­van­ti dal mio par­ti­co­lare pun­to di vista.
Innanz­i­tut­to, mi aspet­to un respon­so delle urne che riflet­ta un incre­men­to di voti a favore delle liste civiche ed una dimin­uzione del con­sen­so elet­torale nei con­fron­ti delle for­mazioni par­titiche di mag­gio­ran­za. L’impressione deriva­ta da espe­rien­ze recen­ti come il ref­er­en­dum per il Comune Uni­co è che l’amministrazione comu­nale — quale dimen­sione locale più vic­i­na al cit­tadi­no e, come tale, tradizional­mente più demo­c­ra­t­i­ca e traspar­ente — abbia smar­ri­to la sua capac­ità di coin­vol­gere gli elet­tori nelle deci­sioni pub­bliche. Chi invece ha ascolta­to le istanze dei cit­ta­di­ni ed ha adot­ta­to effi­caci strate­gie comu­nica­tive che pas­sano per un coin­vol­gi­men­to degli elet­tori alla vita polit­i­ca locale ne ha trat­to van­tag­gio.
È notizia di qualche giorno fa che il tas­so di dis­oc­cu­pazione gio­vanile nel nos­tro Paese ha super­a­to il 41 % del­la popo­lazione. I gio­vani si ritrovano spes­so con lavori pre­cari e — nel caso dei neo­lau­re­ati — a colti­vare l’ambizione di ottenere un rim­bor­so spese pari — nel­la migliore delle ipote­si — a 500 euro men­sili. Il nos­tro Comune riflette questo trend e il numero di gio­vani “neet”, sen­za occu­pazione e che las­ciano la Val di Cor­nia alla ricer­ca di for­tu­na altrove, cresce e per capir­lo non serve un’indagine sta­tis­ti­ca; bas­ta con­frontar­si con i coetanei. Inoltre, nel nos­tro ter­ri­to­rio, l’accesso ai posti di lavoro è spes­so preclu­so ai più, anche meritevoli, che mag­a­ri sono sprovvisti di una rac­co­man­dazione frut­to di una data apparte­nen­za polit­i­ca.
Vis­i­tan­do la sezione del sito isti­tuzionale dell’Ente ris­er­va­ta alla com­po­sizione del­la Giun­ta noto che i nos­tri rap­p­re­sen­tan­ti politi­ci han­no un’età abbas­tan­za ele­va­ta, in alcu­ni casi anche da pen­sione. C’è chi rico­pre cariche politiche da decen­ni, facen­do la spo­la da Con­siglio a Giun­ta sin dagli anni ‘70. Lim­i­tan­do­mi a questo aspet­to mera­mente ana­grafi­co, mi chiedo come per­sone così avan­ti con l’età e dis­tan­ti dalle prob­lem­atiche che afflig­gono i gio­vani del nos­tro Comune pos­sano com­pren­dere la realtà in cui le nuove gen­er­azioni devono mis­urar­si quo­tid­i­ana­mente.
Con­fi­do in un salto di qual­ità sot­to diver­si pun­ti di vista. Mi piac­erebbe vedere una nuo­va ammin­is­trazione in cui i gio­vani sono rap­p­re­sen­tati da ammin­is­tra­tori selezionati in base al mer­i­to e non agli anni di mil­i­tan­za par­tit­i­ca, un Comune che adem­pie ai pro­pri obb­lighi entro le sca­den­ze sta­bilite dal­la legge evi­tan­do ogni neg­li­gen­za o strate­gia dila­to­ria, e che pro­pon­ga inizia­tive volte al con­trasto degli sprechi pre­dispo­nen­do strate­gie di svilup­po sosteni­bile che creino nuovi posti di lavoro.

 Gia­co­mo Poeta

Commenta il post