Occorrono grandi opere per migliorare la città
PIOMBINO 16 febbraio 2017 — Molti stanno dicendo la loro sulla situazione socio-economica di Piombino, certamente non ultimi quei ragazzi intervistati che sono uno spaccato fondamentale della nostra realtà. “Non è un paese per giovani” sembra essere il senso, parafrasando al contrario i fratelli Coen e diviene allora un esercizio davvero debole quello di ricordare gli sbagli del passato o quello di citare invece chi da decenni chiede cambiamenti o diversificazioni. Noi, comunque, ci annoveriamo senz’altro tra quest’ultimi. Se quei ragazzi infatti non hanno risposte andranno via giocoforza portandosi con sé futuro, idee, aspirazioni, così Piombino perderà anche la loro capacità di modernizzazione. Produrre acciaio è importante, ma ancor più lo è carpire cose nuove, formare su nuovi mestieri. Per questo la diversificazione non è solo una bella parola, ma un’esigenza indispensabile su cui purtroppo arriviamo tardi. Diversificare però non vuol dire solo aprire ad altri settori produttivi, ma anche valorizzare la capacità di attrarre di Piombino e per questo occorrono investimenti concreti in grandi opere per migliorare la città, completando il centro urbano e facendo sì che anche le periferie vedano risolte alcune gravi criticità. Piombino ha bisogno di andare oltre e cioè di essere altro che non quella “città-fabbrica” che è stata. Dobbiamo ripensare anche visivamente la nostra città per portarla in un futuro che non potrà più essere quello che abbiamo finora vissuto e per questo si investa e si ricerchi la collaborazione con i privati per la gestione di spazi, servizi, opere pubbliche, mettendola in rete con le frequenze esterne, attirando target diversi di visitatori e turisti. Non si può passare questa legislatura nell’attesa di Rebrab, perché anche le varie cose buone fatte dalla Giunta Giuliani finiranno ovviamente in secondo piano se non riusciremo a diversificare sul serio e far si che qualche saracinesca riapra o che quei giovani possano anche andare via da Piombino, ma per scelta e non per obbligo.
Coordinamento Spirito Libero per Piombino