Onorevole Teresa Bellanova, chieda almeno scusa
PIOMBINO 27 aprile 2017 — Il 26 aprile verso le 19:30 il Coordinamento Art. 1 — Camping CIG ha consegnato al vice ministro Teresa Bellanova la seguente lettera aperta che è stata distribuita anche al pubblico presente alla iniziativa della componente renziana del PD, riunitasi presso il Centro Giovani:
Onorevole Teresa Bellanova,
il Governo che lei qui rappresenta ha gestito in questi ultimi anni la vicenda Aferpi: ha approvato piani industriali inconsistenti e per due anni ha assistito a gravi ritardi e inadempienze del gruppo dirigente Cevital; ciò nonostante, il Governo ha continuato imperterrito, insieme alla amministrazione locale , regionale e ai sindacati, ad alimentare false speranze e a dichiarare che tutto va ben, madama la marchesa.
Visto il ruolo non secondario da lei svolto in questa per noi drammatica vicenda, ne approfittiamo per porle alcune questioni che riguardano ciò che, ci scusi, a noi sull’orlo del baratro, sembrano più importanti delle “primarie”: il ritorno della siderurgia a Piombino ed il recupero dei posti di lavoro e della dignità per i lavoratori di questo territorio:
- chiediamo che lei e il suo ministro mettiate in atto strategie che permettano la ripresa immediata della produzione di acciaio a Piombino, sia che Cevital accetti le condizioni poste nella lettera di messa in mora, sia che le rifiuti;
- chiediamo che nel frattempo vengano garantiti i livelli occupazionali (proroga legge Marzano) e i contratti di solidarietà per tutti i lavoratori, diretti ed indiretti, e per tutto il tempo necessario;
- a proposito della lettera di contestazione inviata dal ministro a Cevital, chiediamo che il testo sia immediatamente reso pubblico, in modo che i lavoratori possano giudicare le reali intenzioni del governo (se intende questo come un elemento di sfiducia nei confronti del governo, ha perfettamente ragione!);
- chiediamo che il tavolo promesso per i lavoratori dell’indotto venga immediatamente aperto e che garantisca fin da subito che verrà trovata una soluzione per queste famiglie;
- a proposito di indotto chiediamo che il governo intervenga a bloccare ogni possibile ulteriore emorragia, fenomeno che stiamo vivendo anche in questi ultimi giorni;
- chiediamo che il ministero per lo sviluppo economico attui la sua mission anche nella Val di Cornia, ponendo le basi (finanziarie, infrastrutturale, di ricerca) per uno sviluppo complementare a quello della siderurgia avviando immediatamente i lavori di messa in sicurezza e bonifica delle aree fortemente inquinate del sito.
Signor ministro,
il partito che lei rappresenta è il principale responsabile della crisi profonda del nostro territorio:
- per aver accettato senza nessuna seria verifica di fattibilità le illusorie proposte di Rebrab;
- per aver ignorato tutti i segnali di pericolo che arrivavano anche dallo stesso vostro rappresentante, il commissario Nardi;
- per non aver elaborato nessuna via d’uscita alternativa.
Abbiate oggi almeno la dignità di chiedere scusa e di ammettere che l’unica soluzione possibile è quella che lo Stato riprenda in mano il controllo dello stabilimento e crei le condizioni per una sua ripresa stabile e duratura fino ad arrivare, se necessario, alla nazionalizzazione dell’industria siderurgica di base.
Coordinamento Art. 1 — Camping CIG