Operai sbigottiti e arrabbiati con i sindacati

· Inserito in Lavoro e lavori, Lettere
pervenuta in redazione

PIOMBINO 16 aprile 2015 — L’ assem­blea del 10 aprile, indet­ta dal sin­da­ca­to, ci ha las­ci­a­to total­mente sbig­ot­ti­ti e arrab­biati. Annun­ci­a­ta come un grande momen­to di con­fron­to pub­bli­co, aper­ta a tut­ta la cit­tà per val­utare i risul­tati del giorno prece­dente al Mise. In realtà è sta­ta orga­niz­za­ta come un delu­dente comizio in cui soltan­to i rap­p­re­sen­tan­ti dei sin­da­cati e delle isti­tuzioni han­no avu­to dirit­to di paro­la. I cit­ta­di­ni e i lavo­ra­tori son sta­ti trasfor­mati in sem­pli­ci udi­tori, chia­mati ad applaudire i “gran­di pas­si avan­ti”, che, a det­ta dei deten­tori del micro­fono, sin­da­co e sin­da­cati, sareb­bero sta­ti com­piu­ti nel­la trat­ta­ti­va al Mise. Vogliamo rib­adire che solo con una vera parte­ci­pazione dei lavo­ra­tori e dei cit­ta­di­ni Piom­bi­no può sper­are di super­are i prossi­mi pas­sag­gi, da cui dipende il futuro del nos­tro ter­ri­to­rio. Non abbi­amo bisog­no di pochi uomi­ni al coman­do che si riten­gono gli uni­ci illu­mi­nati e deposi­tari del­la Ver­ità. Occorre invece che tut­ti i lavo­ra­tori diventi­no pro­tag­o­nisti del­la vicen­da Piom­bi­no e gli uni­ci tito­lati a decidere le azioni ad intrapren­dere, pas­sag­gio per pas­sag­gio. Quan­to ai gran­di pas­si avan­ti ci sem­bra che, in realtà, si sia rimasti sostanzial­mente dove erava­mo: sen­za un serio piano indus­tri­ale e con l’ ennes­i­mo rin­vio a data da des­ti­nar­si. Per questo non capi­amo su cosa il sin­da­ca­to in questi giorni pos­sa trattare con Cevi­tal, vis­to che man­ca anco­ra un con­cre­to prog­et­to indus­tri­ale su cui arti­co­lare tut­to il resto. Comunque solo i lavo­ra­tori riu­ni­ti in assem­blea uni­ca pos­so decidere del manda­to da con­ferire ai rap­p­re­sen­tati sin­da­cali, manda­to con il quale even­tual­mente andare a trattare. Solo i lavo­ra­tori in assem­blea uni­ca, pos­sono decidere quale accor­do accettare. Ad oggi riman­gono inal­terati gli obi­et­tivi già det­ti: 1. con­quistare da subito gli ammor­tiz­za­tori sociali,per tut­ti, a par­tire dal­la pros­e­cuzione dei con­trat­ti di sol­i­da­ri­età 2. garan­tire la rias­sun­zione di tut­ti i lavo­ra­tori diret­ti e dell’ indot­to e il loro ritorno imme­di­a­to in fab­bri­ca, per­ché solo così si potran­no atti­vare i con­trat­ti di sol­i­da­ri­età. 3. tornare al lavoro con i dirit­ti e il salario acquisi­to negli anni prece­den­ti: Non si trat­ta di priv­i­le­gi, ma di difend­ere le con­dizioni per vivere e lavo­rare con un min­i­mo di dig­nità. Giun­ti a questo pun­to pen­si­amo che sia nec­es­sario che la trat­ta­ti­va sia con­dot­ta diret­ta­mente dai ver­ti­ci nazion­ali dei sin­da­cati, per­ché la verten­za Piom­bi­no non riguar­da solo il nos­tro ter­ri­to­rio, ma tut­ta Italia e quin­di riguar­da anche il Gov­er­no, che dovrà far­si cari­co del­la risoluzione del­la verten­za, fino a puntare, even­tual­mente, alla riac­qui­sizione pub­bli­ca del­lo sta­bil­i­men­to. Ciò che deve essere chiaro è che la verten­za Piom­bi­no NON è chiusa; chi si è affret­ta­to ad attribuir­si il mer­i­to del­la pre­sun­ta risoluzione del­la verten­za, anche in vista delle prossime elezioni, sap­pia che per noi non c’è niente da fes­teggia­re.

Rober­ta Borsel­li (opera­ia Cooplat)
Adri­ano Car­li (Luc­chi­ni)
Mau­r­izio Cer­boneschi (Luc­chi­ni Servizi)
Mas­si­m­il­iano Di Napoli ((Luc­chi­ni)
Pao­lo Franci­ni (Luc­chi­ni)
Bar­bara Guri­eri (Acli Labor)
Deb­o­ra Guri­eri (Acli Labor)
Glo­ria Lonzi (Elior)
Pao­lo Lup­poli (Luc­chi­ni Servizi)
Daniele Lugli (Luc­chi­ni Servizi)
San­dro Mas­sai (Luc­chi­ni servizi)
Mat­teuzzi Mas­si­mo (Luc­chi­ni Servizi)
Val­ter Mazzei (Luc­chi­ni)
Lau­ra Maz­zo­la (Acli Labor)
Ric­car­do Serni (Luc­chi­ni)
Rober­to Squar­ci (Luc­chi­ni)
Donosa Teona (Acli Labor)
Fabio Ven­turi (Luc­chi­ni Servizi)
Patrizia Vitiel­lo (Acli Labor)
Cristi­na Ciom­pi (Acli Labor)
Rossi Mau­r­izio (Alcelor Mittal/ Mag­o­na)

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