Operazione trasformistica e di riciclaggio politico

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 16 mar­zo 2019 — Nel­la vita come in polit­i­ca si può cam­biare opin­ione, bas­ta spie­gar­ne i motivi con chiarez­za e sen­za ris­i­bili camuf­fa­men­ti. A Piom­bi­no c’è una can­di­datu­ra di destra, quel­la di Fer­rari,  che è espres­sione del­la lista Fratel­li d’Italia di Gior­gia Mel­oni, sostenu­ta legit­ti­ma­mente dal­la Lega e Forza Italia. Attorno a ques­ta can­di­datu­ra è in cor­so, già a par­tire dal pri­mo turno quin­di con un pat­to politi­co esplic­i­to, un assem­blag­gio trasformisti­co di per­son­al­ità che veni­vano dal PD e anche da Rifon­dazione Comu­nista che si sono messe al servizio di una can­di­datu­ra che è una chiara ed inequiv­o­ca­bile espres­sione del­la destra piom­bi­nese. Qui non siamo di fronte ad una lista civi­ca indis­tin­ta e non carat­ter­iz­za­ta politi­ca­mente; la lista infat­ti por­ta il nome di Fer­rari ed è al servizio del­la destra che legit­ti­ma­mente si sta attrez­zan­do come meglio crede per le elezioni.
Par­o­di, già espo­nente di idee e apparte­nen­ze comu­niste, dopo aver fat­to pub­bli­ca­mente un appel­lo alla Fes­ta dell’Unità a Suvere­to di agos­to 2018 “all’ unità delle forze demo­c­ra­tiche per arginare l’avanzata del­la destra e degli incom­pe­ten­ti sui ter­ri­tori “ cam­bia opin­ione a due mesi dal voto. È tut­to legit­ti­mo e prat­i­ca­bile, ma tut­to ciò va chiam­a­to per quel­lo che è: questo non è il nuo­vo, ques­ta è la più clas­si­ca e vec­chia delle oper­azioni trasformisti­ca e di rici­clag­gio politi­co, con l’obiettivo di fornire una spruz­za­ta di sin­is­tra ad una can­di­datu­ra di destra.
In realtà il prob­le­ma di fon­do non è solo una val­u­tazione di prin­ci­pio su ques­ta oper­azione, il pun­to è che questo assem­blag­gio viene fat­to esclu­si­va­mente per il rag­giung­i­men­to del potere cre­an­do, in caso di vit­to­ria, seri prob­le­mi di ingovern­abil­ità per il Comune di Piom­bi­no, per i suoi cit­ta­di­ni, per le imp­rese e per i lavo­ra­tori. La sicurez­za, i migranti, le politiche sociali, le scelte urban­is­tiche, lo svilup­po eco­nom­i­co, il ruo­lo delle imp­rese: come faran­no a fare una polit­i­ca comune ex comu­nisti, ex pd, leghisti, espo­nen­ti di Fratel­li d’italia ? Questo è il prob­le­ma di fon­do che sca­tur­isce da queste scelte. Gli avven­turi­eri di per sé non sono mai affid­abili, fig­uri­amo­ci quan­do vogliono trascinare una isti­tuzione, un Comune ed una intera comu­nità su un dis­eg­no di esclu­si­va pre­sa del potere a pre­scindere dal­la coeren­za delle pro­prie idee e dei pro­pri val­ori.
Ci sono già esem­pi con­creti: a Suvere­to una lista che pur aven­do una con­no­tazione più civi­ca del­la pro­pos­ta del­la destra piom­bi­nese, ha vin­to il Comune aven­do den­tro di sé espo­nen­ti del­la sin­is­tra più rad­i­cale e anche del­la destra. Quel­la mag­gio­ran­za è arriva­ta a sten­to a fine leg­is­latu­ra e,  in virtù di pesan­ti divi­sioni interne, non è rius­ci­ta nem­meno a rican­di­dare il sin­da­co Par­o­di. Questo è lo sce­nario migliore a cui deve andare incon­tro una cit­tà come Piom­bi­no ?
Noi come Pd ci pre­oc­cu­per­e­mo nei prossi­mi giorni di pre­sentar­ci alle elezioni con un fronte largo e coeso, con pro­poste che tengano con­to delle scelte di questi anni, intro­ducen­do tut­ti gli ele­men­ti di novità che servi­ran­no. Siamo aper­ti a dis­cutere delle scelte fat­te, cer­ta­mente anche degli errori com­piu­ti, ma sem­pre nel quadro di una polit­i­ca che ha por­ta­to la cit­tà ad avere un inter­locu­tore indus­tri­ale, a rilan­cia­re scelte sul fronte del lavoro e del­la tenu­ta sociale del­la nos­tra comu­nità. Di fronte alla destra e agli avven­turi­eri è il tem­po di pro­porre un oriz­zonte di gov­er­no serio e con­cre­to per la cit­tà di Piom­bi­no. Una cit­tà medaglia d’oro per la Resisten­za e figlia di pro­fonde tradizioni demo­c­ra­tiche che noi vogliamo rin­no­vare e ren­dere sem­pre più attuali.

Fed­er­azione PD Val di Cor­nia Elba
Unione Comu­nale PD Piom­bi­no

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