Opposizioni unite: alla manifestazione ci saremo
PIOMBINO 26 ottobre 2018 — Domani mattina ore 10,00, in piazza Cappelletti a Piombino, si terrà una manifestazione organizzata dal Comitato per la Salute Pubblica contro la privatizzazione di RIMateria. Le forze politiche di opposizione, Ascolta Piombino, MoVimento 5 Stelle, Un’Altra Piombino, Ferrari Sindaco, Rifondazione Comunista, aderiscono alla manifestazione ed invitano tutta la cittadinanza a partecipare. Il 29 novembre 2016, RIMateria si presentò ai consiglieri comunali con un documento su cui era scritto: “ non è in programma alcun nuovo sito di discarica”, sottolineato. Nel 2018 RIMateria presenta un’istanza di avvio del procedimento di valutazione ambientale “VIA”, relativa a:
- punto 3 Progetto definitivo della nuova discarica su Area Li53.
La Li53 è un sito di discarica industriale che presenta criticità ambientali e per la quale era stata avviata un’istruttoria coordinata dalla Regione per l’individuazione dei responsabili; la quale ha individuato i soggetti cui imputare gli obblighi di bonifica, quali Fintecna spa e Lucchini spa oggi in amministrazione straordinaria. La delibera regionale, in seguito è stata impugnata da una sentenza del Tar, che ne stabilisce un difetto di competenza della Regione nei confronti del Ministero dell’Ambiente. Sentenza che non risolve le responsabilità e gli obblighi di bonifica; paradossale il fatto che un territorio che ha subito una discarica si debba prendere in carico anche l’onere della sua bonifica, ma sopratutto che quest’onere ci costi 2,8 milioni di metri cubi di conferimenti di rifiuti. La questione industriale, più volte invocata da RIMateria, poggia soltanto sulla presunzione di una futuribile ripresa dell’attività siderurgica, tutta da individuare, soprattutto nell’organizzazione dei siti di stoccaggio e raccolta, che potrebbero essere anche interni al sito industriale. Tutto questo parte dal buco di bilancio lasciato da Asiu, che poteva essere riassorbito soltanto attraverso nuovi conferimenti. Ma l’appetito vien mangiando, e quando probabilmente sarebbe bastato solo un parziale ampliamento di 500mila metri cubi; perché non andare a 2,8 milioni ? Il famoso buco di bilancio ha sempre presentato un mistero sulla sua entità precisa, anche questo è un bel problema, soprattutto per come si è generato; sicuramente era ed è consistente, si stimava intorno ai 50 milioni. Questo debito ha compromesso, evidentemente, anche l’ingresso di tutta Asiu impiantistica in Sei Toscana, cosa che avrebbe messo al sicuro anche le famiglie dei lavoratori. Se siamo qui oggi a discutere se sia il caso di diventare un polo nazionale di raccolta dei rifiuti, oppure di dedicarci a economie più pulite, non è colpa dei piombinesi ma di chi ci ha governato in questi anni. E i protagonisti sono ancora quelli di oggi. L’accelerazione della vendita del secondo pacchetto azionario, contestualmente alla richiesta referendaria, non solo inficia uno dei due quesiti, ma è un evidente atto politico di rottura con la città. Il rispetto vuole reciprocità e trasparenza ed è per questo che è importante sostenere i cittadini alla manifestazione di domani, noi ci saremo.
Ascolta Piombino
MoVimento 5 Stelle
Un’Altra Piombino
Ferrari Sindaco
Rifondazione Comunista