Opposizioni unite: le varianti prima dei progetti

· Inserito in Spazio aperto

PIOMBINO 8 mag­gio 2018 — La vari­ante urban­is­ti­ca per la ricon­ver­sione dell’Enel di Tor del Sale ad altri usi è strate­gi­ca per questo ter­ri­to­rio. Se, come dice il sin­da­co Mas­si­mo Giu­liani, loro han­no sem­pre avu­to una visione, a noi oppo­sizioni sem­bra che invece reg­ni la più totale con­fu­sione. Si par­la di un out­let dal 2015, ma per sapere che la Regione ha boc­cia­to il prog­et­to abbi­amo dovu­to atten­dere il Tir­reno. Il sin­da­co alla richi­es­ta del pres­i­dente Fab­rizio Callaioli in con­siglio comu­nale non ha volu­to rispon­dere, eppure c’erano anche gli espo­nen­ti del PD. In con­siglio si sono dis­cusse mozioni speci­fiche che han­no per ben due volte chiesto la neces­sità di mod­i­fi­care la des­ti­nazione urban­is­ti­ca delle aree por­tu­ali del­la cen­trale, al fine di per­me­t­tere all’Au­torità Por­tuale di Piom­bi­no la riasseg­nazione per nuovi usi, a sogget­ti terzi, in quan­to aree del demanio marit­ti­mo non più nel­la disponi­bil­ità del­l’ENEL e soggette alla piani­fi­cazione del Comune di Piom­bi­no. Per quan­to invece riguar­da le aree del­la cen­trale, essendo soggette a suc­ces­si­va bonifi­ca, non ci sono cri­teri di urgen­za per non aprire una dis­cus­sione in mer­i­to al loro futuro uti­liz­zo. Quan­do abbi­amo una “visione”, la pro­gram­mazione del ter­ri­to­rio si fa pri­ma di aspettare un prog­et­to speci­fi­co elab­o­ra­to da un pri­va­to. L’al­ter­nan­za di notizie uffi­ciose sul­l’ac­quis­to del­la cen­trale ENEL da parte di soci­età pri­vate, l’indisponi­bil­ità del­l’am­min­is­trazione comu­nale a dare chiari­men­ti in mer­i­to,  le indis­crezioni su pos­si­bili nuove des­ti­nazioni urban­is­tiche, tese a mod­i­fi­care l’at­tuale des­ti­nazione per l’in­dus­tria ener­get­i­ca in pos­si­bili attiv­ità tur­is­tiche con chiaro incre­men­to di val­ore delle aree ex cen­trale, ci pre­oc­cu­pa e non poco.
Le oppo­sizioni, con la sper­an­za che l’am­min­is­trazione comu­nale chiarisca al più presto tali cir­costanze, seg­nalano comunque quan­to sarebbe scor­ret­ta qual­si­asi vari­ante che mod­i­fi­cas­se le des­ti­nazioni d’u­so suc­ces­si­va­mente all’at­to di acquis­to e a favore di una soci­età pri­va­ta. Scor­ret­tez­za che nel caso delle aree del demanio marit­ti­mo, atti­nen­ti il por­to, potrebbe trasfor­mar­si in ille­git­tim­ità degli atti, poiché la loro asseg­nazione può avvenire solo dopo la piani­fi­cazione e in base a speci­fi­ci ban­di di evi­den­za pub­bli­ca.

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