Orizzonti e visioni di sindaco e candidato premier

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Bersani sarà il can­dida­to pre­mier del­la coal­izione di cen­trosin­is­tra cos­ti­tui­ta fon­da­men­tal­mente dal Par­ti­to demo­c­ra­ti­co, dal Par­ti­to social­ista ital­iano e da Sin­is­tra ecolo­gia lib­ertà. Questo il risul­ta­to delle pri­marie, così come usci­to dal bal­lot­tag­gio di domeni­ca pas­sa­ta.
In Val di Cor­nia sono andate a votare 517 per­sone in meno che al pri­mo turno (7787 con­tro 8304). Nel 2009 parte­ci­parono per l’elezione del seg­re­tario del PD 6581 elet­tori, ma le pri­marie riguar­da­vano solo iscrit­ti ed elet­tori del Pd. Nel 2007, sem­pre per la seg­rete­ria del Pd, 7410 votan­ti e nel 2005 per la can­di­datu­ra a pre­mier di Pro­di 11544 elet­tori.
Bersani ha vin­to con 4542 voti (58,3%) con­tro i 3245 di Ren­zi (41,7%).
Non c’è dub­bio che la vit­to­ria del seg­re­tario sia net­ta ma non si può non ril­e­vare che anche in una zona nel­la quale l’in­tero grup­po diri­gente e i respon­s­abili isti­tuzion­ali si era­no pro­nun­ciati per Bersani la per­centuale ottenu­ta da Ren­zi non è affat­to da sot­to­va­l­utare. Da non sot­to­va­l­utare soprat­tut­to sul piano politi­co, per­ché, se è vero ciò che han­no più volte affer­ma­to i con­tenden­ti, e cioè essere por­ta­tori di due oriz­zon­ti e di due visioni diverse per il futuro del­l’I­talia, allo­ra sarebbe nel­l’in­ter­esse del­l’I­talia, e dunque anche del­la val di Cor­nia, che questo con­fron­to tra visioni non omo­ge­nee si aprisse (mag­a­ri anche nel cen­trode­stra e tra cen­trosin­is­tra e cen­trode­stra), anzi con­tin­u­asse anche con mag­giore chiarez­za. Ne tro­vereb­bero gio­va­men­to le popo­lazioni, la polit­i­ca e le dif­fi­cili soluzioni per i gravi prob­le­mi esisten­ti ora e per non pochi anni a venire.

 

 

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