Il paesaggio del vino in Alta Maremma
CAMPIGLIA 10 maggio 2017 — Sarà presentato giovedì 11 maggio alle ore 17 presso la sala comunale G. La Pira di Venturina Terme (LI) il libro I Paesaggi del Vino. L’evento è organizzato in collaborazione con Unitre Val di Cornia.
Una lettura semplice e immediata del paesaggio distingue in genere i caratteri naturali dalle strutture dovute all’intervento dell’uomo; una separazione troppo rigida tra forme naturali e forme antropiche, tuttavia, non corrisponde agli orientamenti più aggiornati della ricerca. In realtà, in una visione ecologica, l’ambiente nel suo complesso è il prodotto di una continua interazione tra forze biotiche e abiotiche, dove l’uomo rappresenta soltanto uno dei fattori in gioco.
Il paesaggio del vino è tra quelli che manifesta in maniera più evidente l’incontro tra la natura e l’azione dell’uomo, almeno fino all’avvento della rivoluzione industriale: in esso, il lavoro, la produzione, e di conseguenza la stratificazione del territorio assumono particolari connotazioni. Alla sua storia, alla sua formazione e trasformazioni, nonché alla sua valenza economica – anche nel senso della fruibilità turistica – ed ecologica, è dedicato il volume.
L’approccio multidisciplinare, rappresentato dall’apporto di studiosi di varia provenienza, e l’utilizzo di fonti storiche e artistiche, dal Medioevo all’Età Contemporanea, assieme alla presentazione dei più recenti casi di valorizzazione e tutela del paesaggio vitivinicolo, si propongono di ridiscutere i termini del problema e di definire nuove forme di progettualità, che tengano conto non solo delle politiche di governo del territorio, ma anche del ruolo delle identità locali, per giungere al futuro delle coltivazioni biologiche. Emerge in tutta la sua centralità l’importanza del paesaggio del vino per la cultura e l’economia italiane, passate e presenti.
Il volume, il sesto della collana Confronti edita dal Centro Studi Città e Territorio, si articola in sei sezioni: Agricoltura biologica e prospettive future, tecniche, imprese e comunicazione; Fonti e storia del Paesaggio del Vino nel Medioevo; Paesaggi del Vino: storia e trasformazioni; Conoscenza, tutela e valorizzazione; Architettura e progetti nei Paesaggi del Vino; Governare i Paesaggi del Vino
Il volume è già stato presentato al Salone del Libro di Torino, alla Camera dei Deputati e alla Biblioteca La Vigna di Vicenza.
Curatori del libro (nella foto in alto a sinistra) sono
Marco Paperini, dottore di ricerca in Storia Medievale all’Università di Firenze, laureato in Storia e Civiltà
all’Università di Pisa, si occupa di storia del territorio in età medievale e moderna. Promotore culturale, dedica particolare attenzione alla divulgazione e comunicazione della Storia. È direttore scientifico del Centro Studi Città e Territorio ed attualmente ricopre la carica di Assessore alle Politiche culturali del comune di Massa Marittima;
Giulia Galeotti, laureata in Architettura, è dottore di ricerca in Scienze della Rappresentazione e del Rilievo presso l’Università di Firenze. È stata Cultore della materia in Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente ed assistente alle attività didattiche dello stesso corso; ha partecipato a diverse campagne di rilevamento promosse dal Dipartimento di Architettura, tra cui al rilievo integrato delle mura di Massa Marittima
In occasione della presentazione Marco Paperini terrà una relazione dal titolo:
Il paesaggio del vino in Alta Maremma. Dal Medioevo alle vigne di Elisa.
L’Alta Maremma è oggi nota per le produzioni vinicole di qualità. A Massa Marittima e Suvereto il paesaggio è a tal punto caratterizzato dai vigneti che il vino può essere considerato l’elemento identitario predominante delle comunità locali. La ricerca è orientata a indagare gli elementi di continuità o trasformazione del paesaggio storico. A questo scopo, si presentano alcuni campioni di fonti — archeologiche e documentarie — per comprenderne le potenzialità e gli usi ai fini della conoscenza storica del paesaggio maremmano, in un lungo cammino che dagli Etruschi, attraverso il Medioevo, giunge alle vigne di Elisa Bonaparte.