Paghiamo l’acqua più cara d’Italia

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pervenuta in redazione

SUVERETO 18 gen­naio 2016 — L’acqua pota­bile in provin­cia di Livorno e in Val di Cor­nia è la più cara d’Italia. Una indagine nazionale del­la Fed­er­con­suma­tori, resa nota da La Nazione, boc­cia l’ASA dimostran­do che dal 2017 al 2014 le tar­iffe del servizio idri­co pagate dai cit­ta­di­ni sono cresciute del 58,8 per cen­to. Nel 2014 le tar­iffe di Livorno sono state addirit­tura supe­ri­ori del 40 per cen­to rispet­to alla media nazionale. Si trat­ta di una situ­azione ingius­ti­fi­ca­bile, anche tenen­do con­to del­la scarsa qual­ità del servizio (si pen­si alla riparazione delle perdite, ai prob­le­mi degli allac­cia­men­ti, alla acces­si­bil­ità per l’informazione agli uten­ti, ecc.). Come se non bas­tasse nel 2015 le tar­iffe sono state anco­ra aumen­tate da parte dell’AIT (Autorità idri­ca toscana) e dell’ASA.
Assem­blea Popo­lare ha denun­ci­a­to più volte ques­ta situ­azione. Il Comune di Suvere­to è sta­to l’unico ad appor­si all’aumento delle tar­iffe. Per­ché gli altri non si fan­no cari­co di ques­ta situ­azione? Per­ché l’obiettivo pri­mario dei sin­daci Pd è quel­lo di difend­ere l’ASA anziché far­si inter­preti dei bisog­ni dei cit­ta­di­ni e delle famiglie, ingius­ta­mente ves­sate dalle tar­iffe più alte d’Italia?
Quel­lo di ASA è un servizio sca­dente, più cos­toso e più lon­tano dai cit­ta­di­ni e dai ter­ri­tori. Inter­viene così il coor­di­na­men­to di Assem­blea Popo­lare, la lista civi­ca di mag­gio­ran­za del Comune di Suvere­to. L’ultima leg­na­ta sulle famiglie è avvenu­ta nel 2015 quan­do a Livorno, in una riu­nione dell’Autorità Idri­ca Toscana Cos­ta, con l’assenso e l’indifferenza degli ammin­is­tra­tori del Par­ti­to Demo­c­ra­ti­co è sta­to delib­er­a­to un ulte­ri­ore aumen­to del cos­to dell’acqua. L’unico con­trario all’aumento fu il sin­da­co di Suvere­to Giu­liano Par­o­di e solo gra­zie a lui ques­ta deci­sione fu resa pub­bli­ca. Enco­mi­a­bile la sua trasparen­za. Gli altri sin­daci dis­er­tarono la riu­nione o si lim­i­tarono a man­dare qualche asses­sore, muti a difend­ere il sis­tema più esoso e iniquo di tut­ta Italia. Spe­ri­amo che l’indagine di Fed­er­con­suma­tori ser­va a sveg­liare le coscien­ze e a spin­gere i sin­daci dell’ambito a fare il pos­si­bile per uscire da questo poco onorev­ole pri­ma­to.

Coor­di­na­men­to Assem­blea Popo­lare — Suvere­to

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