Parcheggi costieri: la realtà supera la fantasia

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CAMPIGLIA 30 dicem­bre 2015 — Appren­di­amo che il Comune di Piom­bi­no (che da tem­po si com­por­ta come se fos­se socio uni­co del­la soci­età Parchi Val di Cor­nia e non lo è) ha deciso di riaf­fi­dare alla Parchi la ges­tione dei parcheg­gi del par­co del­la Ster­pa­ia e di Barat­ti. Si trat­ta degli stes­si parcheg­gi che tra il 2011 e il 2012, con una deci­sione in con­trasto con gli atti sot­to­scrit­ti con gli altri Comu­ni soci, furono sot­trat­ti alla ges­tione del­la soci­età Parchi e assun­ti diret­ta­mente dal Comune di Piom­bi­no. Un’operazione che deter­minò lo sposta­men­to di cir­ca 1,2 mil­ioni di entrate dal bilan­cio del­la Parchi a quel­lo del Comune di Piom­bi­no che, evi­den­te­mente, ver­sa­va in gravis­sime dif­fi­coltà. Gli effet­ti di quel­la arbi­traria e sci­agu­ra­ta deci­sione furono moltepli­ci, pri­mo tra tut­ti quel­lo dell’imposizione del­la tas­sa di sog­giorno in tut­ti i Comu­ni del­la Val di Cor­nia (mai esis­ti­ta pri­ma del 2012) che nelle enun­ci­azioni dove­va servire a garan­tire il rip­i­ano del buco di bilan­cio che il Comune di Piom­bi­no, con la com­plic­ità degli altri Comu­ni, ave­va cre­ato nel bilan­cio del­la Parchi. Come era facil­mente preved­i­bile, quel­la tas­sa non è mai sta­ta des­ti­na­ta a finanziare nè i parchi, nè speci­fi­ci prog­et­ti per il tur­is­mo, ma ben­sì a pagare le spese cor­ren­ti. Tant’è che le risorse per la ges­tione dei parchi sono state ridotte, nonos­tante che il Comune di Piom­bi­no abbia deciso di aumentare le tar­iffe dei parcheg­gi del­la cos­ta e nel 2015 anche la park­ing pass per tut­ti i res­i­den­ti del­la Val di Cor­nia da 35 a 50 euro. Addirit­tura, per ridurre le spese di manuten­zione dei parcheg­gi, decise anche la demolizione di tutte le cop­er­ture ombreg­gianti. Lo sta­to di pro­gres­si­vo degra­do dei parcheg­gi sono da imputar­si a quelle sci­agu­rate deci­sioni con­tro le quali si schierò la nos­tra lista civi­ca e quelle degli altri Comu­ni del­la Val di Cor­nia. La rispos­ta che ci venne for­ni­ta nei Con­sigli Comu­nali fu che quelle deci­sioni era­no inevitabili per­chè, sec­on­do un parere dell’Autorità garante per la con­cor­ren­za, una soci­età pub­bli­ca in house come la Parchi Val di Cor­nia non pote­va gestire parcheg­gi. Ci andammo a vedere cosa c’era scrit­to in quel parere, richiesto dal Comune di Piom­bi­no, ma non ci trovam­mo alcun rifer­i­men­to al sup­pos­to imped­i­men­to.
Il 18 dicem­bre 2015 la Giun­ta comu­nale di Piom­bi­no ha deciso che la ges­tione delle aree di sos­ta costiere del­la Ster­pa­ia e di Barat­ti dal 2016 al 2020 sarà attribui­ta nuo­va­mente alla soci­età Parchi Val di Cor­nia. Ovvi­a­mente non dà nes­suna spie­gazione di questo cam­bi­a­men­to di fronte e del ritorno alle orig­i­ni. Purtrop­po alle spalle restano quat­tro anni di con­fu­sione ammin­is­tra­ti­va, di lotte intes­tine tra i Comu­ni per decidere come fron­teggia­re il buco di bilan­cio del­la Parchi, di promesse non man­tenute, di ipote­si di rior­ga­niz­zazione annun­ci­ate e mai decol­late, come quel­la che prevede­va di affi­dare ai pri­vati la ges­tione dei parcheg­gi del­la cos­ta a fronte d’investimenti per miglio­rare i servizi, tra cui anche la ricostruzione degli ombreg­gianti demoli­ti dal Comune.
Le uniche cose davvero suc­cesse sono state l’istituzione di una nuo­va tas­sa sul tur­is­mo, la sot­trazione di entrate per la ges­tione dei parchi e un evi­dente peg­gio­ra­men­to dei servizi, in par­ti­co­lare pro­prio nel par­co del­la Ster­pa­ia.
Non ci atten­di­amo spie­gazioni, che non ver­ran­no per­ché non esistono, ma almeno l’onestà di dire che nel 2012 han­no sostenu­to come vere tesi che non lo era­no. Sarebbe già un pas­so avan­ti.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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