La Parchi in balia della confusione tra e nei Comuni

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pervenuta in redazione

CAMPIGLIA 15 luglio 2014 — Ci vol­e­vano gli sta­gion­ali che rischi­ano di perdere il lavoro a fine luglio ad aprire uno squar­cio di ver­ità sul­lo sta­to effet­ti­vo del­la Soci­età Parchi.
In piena estate man­cano i sol­di per garan­tire la con­ti­nu­ità dei loro con­trat­ti, quan­do sono essen­ziali per garan­tire i servizi nei parchi. I Comu­ni non han­no pre­vis­to i trasfer­i­men­ti nec­es­sari per i loro stipen­di e, si dice, dovran­no riu­nir­si per sta­bilire chi deve pagare i 150.000 euro per coprire le spese.
È la con­fer­ma del­lo sta­to di caos che le ammin­is­trazioni han­no prodot­to nel­la soci­età Parchi. Alla base di tut­to c’è l’indebita appro­pri­azione del Comune di Piom­bi­no di oltre 1,2 mil­ioni di euro di entrate annue dei parcheg­gi dei parchi di Ster­pa­ia e di Barat­ti. Una deci­sione del 2012 che ha vio­la­to con­trat­ti e con­ven­zioni con il con­nivente e irre­spon­s­abile silen­zio delle ammin­is­trazioni che le han­no sot­to­scritte e del­la stes­sa soci­età Parchi che avrebbe dovu­to appli­car­le.
È anche la ripro­va che la tas­sa di sog­giorno non è sta­ta des­ti­na­ta a coprire il buco prodot­to nel bilan­cio del­la Soci­età Parchi, ma ben­sì a finanziare altre spese dei bilan­ci comu­nali.
La cosa appare oggi anco­ra più grave se si pen­sa che dal 1 gen­naio 2014 è sta­to rin­no­va­to il con­trat­to di servizio che rego­la i rap­por­ti tra i Comu­ni e la Soci­età Parchi. In quel con­trat­to, e nel­la con­ven­zione che lo pre­cede, sta scrit­to che tutte le entrate dei parchi devono restare alla soci­età che li gestisce, com­pre­si i parcheg­gi, e che even­tu­ali con­tribuiti comu­nali per assi­cu­rare l’equilibrio di bilan­cio devono essere ripar­ti­ti sul­la base degli abi­tan­ti di cias­cun Comune. Al momen­to dell’approvazione di quel con­trat­to il grup­po del Comune dei Cit­ta­di­ni votò a favore, dopo che la Sin­da­ca Sof­frit­ti ave­va assi­cu­ra­to che quelle dis­po­sizioni sareb­bero state rispet­tate nel 2014. Se questo fos­se accadu­to oggi non sarem­mo di fronte all’incertezza sul futuro degli sta­gion­ali.
La realtà è che men­tre le ammin­is­trazioni enfa­tiz­zano il ruo­lo strate­gi­co dei parchi nelle politiche del­la Val di Cor­nia si sono com­por­tate in modo esat­ta­mente oppos­to. Da anni han­no bloc­ca­to i pro­ces­si di val­oriz­zazione in parchi che han­no anco­ra gran­di poten­zial­ità come San Sil­ve­stro e Pop­u­lo­nia, arrivan­do perfi­no a den­i­grare la ricer­ca sci­en­tifi­ca; la qual­ità dei servizi è cala­ta per effet­to del­la ridot­ta autono­mia finanziaria del­la soci­età di ges­tione; si è bloc­ca­to il proces­so che avrebbe dovu­to portare a creare nuo­va e qual­i­fi­ca­ta occu­pazione e a fare crescere nuove imp­rese cul­tur­ali e tur­is­tiche fuori e den­tro i parchi.
Con­fidi­amo che le nuove ammin­is­trazioni cam­bi­no decisa­mente rot­ta, ripristi­nan­do la legal­ità ammin­is­tra­ti­va e rilan­cian­do la prog­et­tual­ità nei parchi. Non bas­ta il mar­ket­ing. I numeri dimostra­no che la Parchi è cresci­u­ta e si è resa autono­ma finanziari­a­mente quan­do è sta­ta capace di attrarre fon­di europei e fare molti inves­ti­men­ti nel­la ricer­ca e nel­la val­oriz­zazione.
Il pri­mo seg­nale è quel­lo del­la cor­ret­ta appli­cazione dei con­trat­ti sot­to­scrit­ti ripor­tan­do nel bilan­cio del­la Soci­età Parchi le entrate dei parcheg­gi. Con ques­ta sem­plice e dovu­ta deci­sione gli sta­gion­ali non rischi­ano il pos­to di lavoro. Poi si dovrà ripren­dere il cam­mi­no colpevol­mente e irre­spon­s­abil­mente inter­rot­to.

Comune dei Cit­ta­di­ni

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