Parchi Val di Cornia riferimento di eccellenza

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PIOMBINO 28 agos­to 2015 — Il Museo Arche­o­logi­co di Piom­bi­no gesti­to dal­la Parchi Val di Cor­nia nell’ambito del­la più ampia offer­ta del sis­tema muse­ale e il nuo­vo alles­ti­men­to del­la Collezione Gas­par­ri rap­p­re­sen­tano sen­za ombra di dub­bio un arric­chi­men­to per l’offerta cul­tur­ale dell’area Barat­ti — Pop­u­lo­nia e dell’intero ter­ri­to­rio”.
Così il sin­da­co di Piom­bi­no Mas­si­mo Giu­liani e l’assessore alla cul­tura Pao­la Pel­le­gri­ni han­no rispos­to alle critiche riv­olte al sis­tema Parchi e al suo Pres­i­dente da espo­nen­ti del Movi­men­to 5 Stelle dopo i dati usci­ti a mez­zo stam­pa che sot­to­lin­ea­vano il mag­giore suc­ces­so di pre­sen­ze nei pri­mi due mesi di aper­tu­ra del­la stor­i­ca collezione del­la famiglia Gas­par­ri in rap­por­to a quelle reg­is­trate del Museo Arche­o­logi­co di Piom­bi­no.
“La collezione pri­va­ta del­la famiglia Gas­par­ri – han­no pros­e­gui­to – cos­ti­tu­isce un’offerta ulte­ri­ore per il ter­ri­to­rio, dove pub­bli­co e pri­va­to non pos­sono stare tra loro in com­pe­tizione, né pos­sono diventare ter­reno di spec­u­lazione polit­i­ca. Cos­ti­tu­is­cono invece una bel­la e pos­i­ti­va diver­si­fi­cazione dell’offerta tur­is­ti­co cul­tur­ale non solo di Piom­bi­no ma di tut­ta la Val di Cor­nia e oltre”.
“Rite­ni­amo quin­di fuori luo­go con­trap­porre le due realtà per due motivi fon­da­men­tali: la loro diver­sa con­fig­u­razione e col­lo­cazione e un con­fron­to di pre­sen­ze che rap­por­ta una bel­la novità, come quel­la del­la Collezione Gas­par­ri, con un’altra già con­sol­i­da­ta e conosci­u­ta, e nata nel 2001, quale quel­la del Museo di Cit­tadel­la. Nel caso del museo di Cit­tadel­la, infat­ti, nel pri­mo anno di vita, si è reg­is­tra­to il pic­co più alto di pre­sen­ze, ossia 7513, con un liv­el­lo che si è man­tenu­to poco sopra le 7000 unità anche nel 2002. Un bel risul­ta­to che si è ripetu­to con l’aumento tra il 2013 e il 2014 da 4258 a 6149 pre­sen­ze.
Rib­a­di­amo la nos­tra fidu­cia nell’operato del­la Soci­età Parchi Val di Cor­nia, a par­tire dal riconosci­men­to delle com­pe­ten­ze pro­fes­sion­ali e di direzione fin qui espresse e riconosciute dai diver­si liv­el­li isti­tuzion­ali coin­volti, dal­la Regione alla Sovrin­ten­den­za fino al Mibac. Quel­lo del­la Parchi Val di Cor­nia è ormai con­sid­er­a­to, sia a liv­el­lo nazionale che inter­nazionale, un rifer­i­men­to di eccel­len­za, un mod­el­lo per la qual­ità dell’azione di tutela, val­oriz­zazione e pro­mozione del pat­ri­mo­nio stori­co-arche­o­logi­co, il cui ruo­lo è cen­trale e strate­gi­co per lo svilup­po sul nos­tro ter­ri­to­rio di un prog­et­to di tur­is­mo fonda­to sul tri­nomio bellez­za ambi­en­tale, buon cibo, offer­ta cul­tur­ale. Se è vero che la volon­tà è quel­la di miglio­rar­si ogni anno, pen­si­amo che questo mod­el­lo sia per­fet­tibile ma non sos­ti­tu­ibile con un altro”.

UFFICIO STAMPA COMUNE DI PIOMBINO

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