Parco termale: un’opera inutile e costosa
CAMPIGLIA 23 giugno 2017 — Ieri è stato inaugurato il “parco termale” previsto nell’ambito del progetto di riqualificazione della zona termale di Venturina.
Dal giorno della presentazione del progetto siamo stati da subito contrari ad un intervento, che abbiamo considerato spropositatamente costoso, perché non realizzava l’obiettivo che si prefiggeva (la riqualificazione) e perché andava ad intervenire in un area boschiva che doveva essere mantenuta. Ma andiamo per ordine.
La riqualificazione non esiste, tutto ciò che rendeva quella zona come degradata oggi è ancora lì al suo posto: c’è ancora il vecchio stabilimento fatiscente (posizionato proprio di fronte al parco), ci sono ancora i resti dell’impianto Betonval (a fianco del parco) e c’è ancora la cava abbandonata (oggi usata come discarica abusiva): quindi un parco pubblico circondato dal totale abbandono. Nonostante l’amministrazione comunale pianga i continui tagli dello Stato e aumenti le tasse ai propri cittadini, per questa opera non ha badato a spese arrivando a spendere quasi mezzo milione di euro: tra le cifre più alte spiccano quelle per il percorso fitness 30.000 euro, per il gazebo in ghisa 60.000 euro e per l’arredo urbano 50.000 euro. Cifre spaventose. La pineta che prima esisteva al posto del parco oggi praticamente non c’è più, sono 120 le piante che sono state rimosse per far posto alla piazza pavimentata, senza provvedere ad una nuova piantumazione del verde, con la conseguenza che oggi quel luogo si presenta come una landa desolata.
Con queste premesse l’intervento pubblico più costoso degli ultimi 10 anni nel Comuni di Campiglia si presta a diventare una cattedrale nel deserto che sarà presto dimenticata. Sinceramente speriamo di sbagliarci perché sarebbe una vera beffa per i cittadini vedere come sono stati sprecati i propri soldi.
Comune dei Cittadini