Park Albatros: come è potuto accadere?

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SAN VINCENZO 21 otto­bre 2016 — Dopo la forte pre­oc­cu­pazione espres­sa per come sta­va proce­den­do la vari­ante urban­is­ti­ca del Park Alba­tros, accogliamo con favore la deci­sione del­la Giun­ta Comu­nale di San Vin­cen­zo di annullare le sue due delibere con le quali ave­va avvi­a­to quel pro­ced­i­men­to. Così come rite­ni­amo altret­tan­to sig­ni­fica­ti­vo l’im­peg­no pre­so dal­la Giun­ta Comu­nale di seg­nalare agli Ordi­ni pro­fes­sion­ali gli asso­ciati che, in questo caso, han­no prodot­to doc­u­men­tazione non ver­i­tiera. Come Asso­ci­azione e come cit­ta­di­ni, pen­si­amo inter­preti di una sen­si­bil­ità e inter­esse dif­fusi, siamo cer­ti che la Giun­ta e il Sin­da­co, revo­can­do la Vari­ante, abbiano val­u­ta­to atten­ta­mente il com­por­ta­men­to del­l’azien­da cui fa capo il Park Alba­tros e che riter­ran­no utile infor­marne i cit­ta­di­ni. È nec­es­sario un mes­sag­gio ver­so imp­rese, pro­fes­sion­isti e cit­ta­di­ni sulle con­dizioni con le quali si può inve­stire e creare lavoro a San Vin­cen­zo nel pieno rispet­to delle leg­gi, sen­za creare “crepe” nelle quali pos­sano infil­trar­si cap­i­tali e inter­es­si poco chiari se non addirit­tura malav­i­tosi. L’an­nul­la­men­to delle delibere “Alba­tros” è per noi un pas­so impor­tante, che riconosce quan­to anche da più par­ti seg­nala­to, e richiede un ulte­ri­ore sfor­zo per chiarire come sia potu­to accadere che un abu­so di quel tipo non fos­se sta­to ril­e­va­to, sia nei sopral­lu­oghi effet­tuati che nel­l’e­same del­la doc­u­men­tazione. Così come chiedi­amo, per ricostru­ire un cli­ma di fidu­cia ver­so le Isti­tuzioni, che siano tem­pes­ti­va­mente resi pub­bli­ci gli atti che dimostra­no il rispet­to inte­grale da parte del Park Alba­tros del­l’Or­di­nan­za di demolizione e ripristi­no emes­sa dal Diri­gente del set­tore urban­is­ti­ca, n. 130/2016. Riman­gono aperte anche le vicende del­la men­sa sco­las­ti­ca e degli immo­bili con­fis­cati a San Vin­cen­zo (e in altri Comu­ni lim­itrofi) sul­la base del­la nor­ma­ti­va anti­mafia, situ­azioni che van­no affrontate e segui­te con forme pub­bliche di con­trol­lo e dis­cus­sione. Cer­to, pur essendo inter­venute, pos­si­amo dire che queste vicende sono state una scon­fit­ta per le Isti­tuzioni che han­no il com­pi­to di tute­lare il ter­ri­to­rio, i servizi e di far appli­care leg­gi e norme. Rite­ni­amo, infat­ti, impor­tante che su queste crit­ic­ità si sia svilup­pa­ta anche una sig­ni­fica­ti­va capac­ità di con­trol­lo civi­co dal bas­so, che ha uti­liz­za­to gli spazi del­la “trasparen­za pub­bli­ca” esisten­ti, a dimostrazione che anche l’im­peg­no e l’in­ter­esse alla polit­i­ca locale di più cit­ta­di­ni (sin­goli o asso­ciati) può essere un vali­do sup­por­to ad un’Am­min­is­trazione pub­bli­ca che abbia come obi­et­tivi la tutela del­l’in­ter­esse pub­bli­co, del rispet­to dei dirit­ti e dei doveri uguali per tut­ti. Un impeg­no che come Lib­era sen­ti­amo di poter­ci assumere, e sul quale chieder­e­mo ai cit­ta­di­ni disponi­bil­ità, è quel­lo di pro­muo­vere un “mon­i­tor­ag­gio civi­co” dif­fu­so, adeguata­mente for­ma­to e prepara­to, pro­prio come modal­ità di sosteg­no e pun­go­lo sulle attiv­ità degli Enti Pub­bli­ci del nos­tro ter­ri­to­rio. Rib­a­di­amo infine la richi­es­ta di un Con­siglio Comu­nale Aper­to che affron­ti le tem­atiche del­la legal­ità, del­la trasparen­za, del­la parte­ci­pazione.

Pre­sidio LIBERA Rossel­la Casi­ni Castag­ne­to Car­duc­ci San Vin­cen­zo

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