Park Albatros: la Regione vuole la sanatoria?

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FIRENZE 1 otto­bre 2016 – Con un’interrogazione che ‘stana’ la giun­ta regionale sull’intenzione o meno di pro­cedere con atti di sostanziale sana­to­ria sul­la situ­azione urban­is­ti­ca, il Capogrup­po di Forza Italia in Con­siglio regionale Ste­fano Mug­nai proi­et­ta sui tavoli del­la Regione il caso Park Alba­tros di San Vin­cen­zo. Di con­cer­to con il coor­di­na­tore provin­ciale degli azzur­ri a Livorno Maris­tel­la Bot­ti­no e con il sup­por­to di mer­i­to del por­tav­oce di Forza Italia in Valdicor­nia Gian­lui­gi Palom­bi, Mug­nai ha prodot­to un atto in cui doman­da alla giun­ta toscana di cristal­liz­zare nero su bian­co le pro­prie inten­zioni ovvero, nel­lo speci­fi­co: «Se inten­da con­sen­tire l’approvazione di atti che, di fat­to, si con­fig­u­ra­no come un con­dono urban­is­ti­co ed edilizio di opere ed inter­ven­ti già com­piu­ti, accer­tati dalle autorità com­pe­ten­ti come ese­gui­ti in con­trasto alla dis­ci­plina urban­is­ti­ca vigente ed ogget­to di una speci­fi­ca ordi­nan­za di demolizione».
L’esposizione, in pre­mes­sa, dei con­torni del­la vicen­da è pun­tuale: «Con Delib­er­azione G. C. n. 186 del 25/08/2016 – ricapi­to­la Mug­nai – il Comune di San Vin­cen­zo ha avvi­a­to il pro­ced­i­men­to di val­u­tazione ambi­en­tale strate­gi­ca sul­la vari­ante al piano attua­ti­vo del camp­ing Park Alba­tros con con­tes­tuale vari­ante al Rego­la­men­to Urban­is­ti­co Comu­nale. La vari­ante prevede un’espansione dell’area a campeg­gio su un ter­ri­to­rio des­ti­na­to dagli stru­men­ti urban­is­ti­ci comu­nali a fun­zioni agri­cole. Le cronache e gli accadi­men­ti di questi giorni han­no mes­so in risalto che in realtà l’ampliamento del campeg­gio è già sta­to real­iz­za­to, in assen­za di ogni tito­lo abil­i­ta­ti­vo sia di tipo urban­is­ti­co che edilizio, ormai da alcu­ni anni e dall’esame delle foto aeree con­tenute nel­lo stes­so SIT comu­nale già nel 2010 le aree ogget­to del piano attua­ti­vo risul­ta­vano occu­pate dalle piaz­zole, dalle case mobili e da un sis­tema com­pos­i­to di per­cor­si pedonali,  reti tec­no­logiche e infra­strut­ture in un’area bosca­ta».
«Gli accer­ta­men­ti con­dot­ti dal cor­po di polizia munic­i­pale e dai cara­binieri – si legge anco­ra nell’interrogazione – han­no ril­e­va­to una lot­tiz­zazione abu­si­va este­sa su aree di cir­ca 5 ettari nelle aree sot­to­poste al piano attua­ti­vo e alla vari­ante del Rego­la­men­to Urban­is­ti­co di cui all’avvio del pro­ced­i­men­to approva­to dal­la Giun­ta Comu­nale. Le opere risul­tano ese­gui­te in totale con­trasto con gli stru­men­ti urban­is­ti­ci comu­nali vigen­ti». E la Regione Toscana? «La Regione – spie­ga Forza Italia subito dopo – diviene parte atti­va nel pro­ced­i­men­to del­la vari­ante» poiché, essendo le aree in ques­tione «agri­cole con cop­er­tu­ra veg­e­tazionale di pine­ta costiera», «gli inter­ven­ti pre­visti dal piano attua­ti­vo sono sot­to­posti all’articolo 25 del­la legge regionale toscana n. 65/2014» e «all’articolo 21 del­la dis­ci­plina del PIT con valen­za di piano pae­sag­gis­ti­co regionale». Da qui la neces­sità di conoscere gli ori­en­ta­men­ti region­ali, con la volon­tà o meno di lan­cia­re una ‘ciambel­la di sal­vatag­gio’ con atti mirati e fun­zion­ali.

UFFICIO STAMPA FORZA ITALIA

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