Parking pass più cara: lo decide solo Piombino
PIOMBINO 2 aprile 2015 — Il Comune di Piombino senza nemmeno avvertire gli altri Comuni della Val di Cornia ha aumentato il costo della parking pass, cioè della tessera per il parcheggio a pagamento a Baratti e sulla Costa Est nella stagione turistica, portandolo da 35 a 50 euro. Gli autocaravan pagheranno 80 euro a settimana (per leggere clicca qui). La parking pass, come è noto, è riservata ai residenti nei Comuni della Val di Cornia. La sindaca di Campiglia ha già protestato sia perché ha appreso della decisione solo dalla stampa sia perché è preoccupata del fatto che viene appesantita la spesa delle famiglie in un periodo di difficoltà per gli abitanti della Val di Cornia ed ha auspicato la revisione della scelta. L’assessore al bilancio di Piombino Lido Francini aveva già messo le mani avanti dichiarando che «le entrate sono fortemente diminuite soprattutto per i tagli dei trasferimenti dallo stato e dovremo compensarli col contenimento delle spese ma anche cercando di trovare il giusto equilibrio… il momento resta difficile, chiaro il disagio sociale e pur ancora aperto il confronto con associazioni di categoria, sindacati e parti sociali certo è che non potremo evitare altri aumenti. Nella Tosap – ricorda Francini – rientrano passi carrabili, gazebo, strisce blu. Però la stagione turistica comincia adesso, e dunque era necessaria una delibera che facesse partire le tariffe di parking pass e aree di sosta per Baratti e Costa Est».
Nessuno di loro ricorda peraltro che quelle tariffe e quei pagamenti sono pagati in corrispettivo del nulla. Le macchine si parcheggiano in campi sterrati e persino le ombreggiature che un tempo esistevano non esistono più. Per non parlare della guardiania.
Ma quanto guadagna il Comune di Piombino dai parcheggi costieri?
Ognuno ricorda che fino al 2012 quei parcheggi erano gestiti dalla società parchi. Nel 2012 il Comune di Piombino stabilì che la gestione delle aree di sosta relative ai parchi della Sterpaia e di Baratti – Populonia era scorporata dal complesso sistema dei parchi e che sarebbe stata svolta direttamente dal Comune (per leggere clicca qui). Ma stabilì anche che per la gestione si sarebbe avvalso della stessa società parchi per un corrispettivo pari a 552.212 euro. Nel 2015, proprio una settimana fa, il corrispettivo totale comprensivo di IVA da corrispondere alla società parchi Val di Cornia per la gestione full service dei parcheggi costieri è stato stabilito in 511.755 euro (per leggere clicca qui). Dunque il Comune spende annualmente circa 500.000 euro.
Più difficile sapere quanto incassa. Ci si può arrivare solo per induzione.
Nel 2010 il Comune di Piombino incassò come Tassa occupazione spazi e aree pubbliche (così sono classificati gli introiti anche dei parcheggi) 452.953 euro, 753.018 euro nel 2011.
Nel 2012 l’incasso la stessa tassa arrivò a 2.121.379 euro, nel 2013 a 2.220.495 euro. Pare evidente che l’aumento di quasi 1.500.00 euro sia addebiltabile se non interamente certo prevalentemente agli incassi dalla gestione dei parcheggi costieri. Del resto la stessa società parchi nel 2011 dichiarava di incassare dalla gestione dei parcheggi 1.127.385 euro. C’è da immaginare che si trattasse sopratutto dei parcheggi costieri.
Dati analoghi nel 2014.
I conti sono presto fatti: il Comune di Piombino incassa dai parcheggi costieri almeno 1.200.000 euro e paga alla società parchi poco più di 500.000 euro e dunque guadagna 700.000 euro.
Cifre presunte ma realistiche.
Evidentemente ciò non basta al Comune di Piombino tant’è che ha deciso di aumentare del 40% il costole la parking pass per tutti i residenti della Val di Cornia senza nemmeno informare i Comuni.
Esempio palese di quanto interessi la politica intercomunale.
Ed anche la politica dei parchi.