Parole di verità sul turismo e non solo

· Inserito in Teoria e pratica
Luigi Coppola

PIOMBINO 12 mar­zo 2019 — Trop­po spes­so si par­la di tur­is­mo sen­za cog­nizione di causa. Piom­bi­no cen­tro urbano non potrà mai svilup­pare un’e­cono­mia tur­is­ti­ca in larga scala. Non ne ha le carat­ter­is­tiche strut­turali, urban­is­tiche, ambi­en­tali, sociali e cul­tur­ali. Altra cosa è l’area extrau­r­bana, dove vi sono già inse­di­a­men­ti in tal sen­so, tal­vol­ta anche di qual­ità, nonos­tante la caren­za di una rete adegua­ta di servizi. Servireb­bero inter­ven­ti di qual­i­fi­cazione per miglio­rare l’of­fer­ta ter­ri­to­ri­ale, ma tenen­do con­to che la piani­fi­cazione e l’ind­i­riz­zo spet­ta agli enti locali, men­tre i prog­et­ti e gli inves­ti­men­ti a col­oro che ci met­tono i sol­di. Inoltre, è bene ricor­dare che le spi­agge, per quel che riguar­da il tur­is­mo bal­n­eare, nei mesi di luglio e agos­to sono ingol­fate per la pre­sen­za mas­s­ic­cia di bag­nan­ti autoc­toni ed un ulte­ri­ore incre­men­to sarebbe impens­abile. Non dimen­tichi­amo che gra­zie ad una cul­tura urban­is­ti­ca poco lungimi­rante, la fas­cia costiera del­l’Al­ta Marem­ma vede un’el­e­va­ta pre­sen­za di sec­onde case, utili a miglio­rare i red­di­ti famil­iari, ma non a creare uno svilup­po ad ampio rag­gio di tipo strut­turale. Non pro­ducono posti di lavoro e non dis­tribuis­cono ric­chez­za, ma soprat­tut­to cre­ano una for­ma di con­cor­ren­za alle strut­ture ricettive tradizion­ali, sulle quali pesa tut­to il sis­tema fis­cale. Dimen­ti­ca­vo: il binomio musi­ca e tur­is­mo è forte­mente fuor­viante. Trop­po spes­so si con­fonde l’e­si­gen­za di legit­ti­mo sva­go per­son­ale con le aspet­ta­tive dei tur­isti. Vi sono impli­cazioni total­mente diverse che non cor­rispon­dono alla realtà. Nonos­tante ciò, l’in­trat­ten­i­men­to strut­tura­to ha una sua pecu­liar­ità durante le vacanze. Da ora in avan­ti sarà oppor­tuno tentare di dire tante ver­ità, anche se non sem­pre piacevoli, piut­tosto che ali­menta­re false sper­anze che non porter­an­no mai a nul­la.

(Foto di Pino Bertel­li)

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