Partita la 47° Fiera Mostra della Val di Cornia

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CAMPIGLIA 27 mag­gio 2018 — E anche il nas­tro del­la 47° Fiera è sta­to taglia­to, pre­ce­du­to come da tradizione dal­la con­feren­za nel­la sala con­veg­ni con i salu­ti e l’analisi del quadro socioe­co­nom­i­co attuale da parte del pres­i­dente del­la Sefi Leonar­do Car­oli­ni, del­la sin­da­ca Rossana Sof­frit­ti e del con­sigliere regionale pres­i­dente del­la com­mis­sione svilup­po eco­nom­i­co e rurale Gian­ni Ansel­mi.
Car­oli­ni nel sot­to­lin­eare come la fiera sia a tutt’oggi un utile volano per l’economia locale ne ha ril­e­va­to l’importanza come vet­ri­na a costi mar­gin­ali che pro­muove e fa conoscere prodot­ti e servizi a migli­a­ia di per­sone in pochi giorni. Ma ha anche par­la­to di un ruo­lo del­la Sefi come soci­età comu­nale di servizi che cer­ca di essere un sup­por­to atti­vo per la cresci­ta sociale e cul­tur­ale del­la comu­nità, sia con la ges­tione di servizi quali la Bib­liote­ca dei ragazzi, l’Archivio stori­co e il Museo Guarnieri, sia come pro­motrice di even­ti quali la fiera che si qual­i­fi­ca anche per offrire un’occasione di stare insieme, ritrovar­si tra famiglie e ami­ci. Poi è sta­to inten­si­fi­ca­to il rap­por­to con gli espos­i­tori isti­tuzion­ali, dal Con­sorzio di bonifi­ca che quest’anno pre­sen­ta i risul­tati del prog­et­to Life-Rewat con dimostrazioni pratiche, ma per esem­pio anche Tiemme con i nuovi bus, la Soci­età del­la salute (Sds) che ogni giorno ha un oper­a­tore allo stand per par­lare con i cit­ta­di­ni dei servizi offer­ti. Un tema questo su cui si è sof­fer­ma­ta la sin­da­ca Sof­frit­ti, pres­i­dente del­la Sds Val di Cor­nia, che ha forte­mente volu­to ques­ta pre­sen­za in Fiera per essere a con­tat­to dei cit­ta­di­ni in un momen­to in cui i servizi ven­gono poten­ziati gra­zie alla prossi­ma fusione con la Sds Bas­sa val di Ceci­na per for­male la Sds Val­li Etr­usche. “Questo – ha det­to Sof­frit­ti – per­ché a con­clu­sione, dopo due anni di lavoro, del com­p­lesso per­cor­so di unifi­cazione è nec­es­sario evi­den­ziare che i servizi ter­ri­to­ri­ali sono la chiusura del cer­chio sul­la qual­ità del­la san­ità e del­la salute”. “Dedichi­amo una set­ti­mana a far conoscere tutte le branche del­la Sds e quan­ti aspet­ti del­la vita quo­tid­i­ana inter­es­sano: con­sul­tori, cure pal­lia­tive, dipen­den­ze, anziani, dis­abili, cen­tro antiv­i­o­len­za ecc. Ogni giorno ci sarà un oper­a­tore ded­i­ca­to al set­tore che si va a toc­care”. Sul rap­por­to tra fiera ed espos­i­tori Sof­frit­ti ha det­to che quan­do un tes­su­to eco­nom­i­co sceglie la fiera è anche un seg­no di fidu­cia e di sper­an­za ver­so chi ha mes­so impeg­no e com­pe­ten­za nel­la sua ges­tione” Rial­lac­cian­dosi alla fusione tra le due Sds ha par­la­to dei pro­ces­si di cam­bi­a­men­to ver­so reti di col­lab­o­razione tra enti, sogget­ti e ter­ri­tori che si stan­no conc­re­ta­mente por­tan­do avan­ti “Dire cam­biare per andare dove – ha affer­ma­to — fa la dif­feren­za rispet­to a un’idea di cam­bi­a­men­to mera­mente teori­co. La cos­ta rispet­to ad altre aree del­la Toscana scon­ta qualche sof­feren­za in più, quin­di stare in per­cor­si inno­v­a­tivi insieme è la nos­tra sfi­da, il nos­tro inves­ti­men­to per il futuro”.
Gian­ni Ansel­mi, che ha segui­to in diret­ta l’evolversi del­la vicen­da del­la siderur­gia piom­bi­nese, ha trac­cia­to una ampia sin­te­si del­l’at­tual­ità di questi giorni dicen­do che ci tro­vi­amo a un cro­ce­via del­la nos­tra sto­ria. Nel rispet­to dei ruoli che com­petono alle isti­tuzioni e sen­za tri­on­fal­is­mi ha ricorda­to che ques­ta set­ti­mana siamo arrivati al trasfer­i­men­to delle quote da Afer­pi al grande grup­po indi­ano che nel 2017 ha prodot­to solo in India 18 mil­ioni di ton­nel­late di acciaio, qua­si quan­to l’intera pro­duzione ital­iana (24 mil­ioni), sec­on­da in Europa dopo la Ger­ma­nia (poco oltre 40 mil­ioni).
“Dob­bi­amo essere vig­ili, dal pun­to di vista delle pro­ce­dure sarà il nuo­vo gov­er­no a seguire gli ulte­ri­ori svilup­pi e ci auguri­amo una com­plic­ità di visione nell’interesse gen­erale. Jin­dal ha fir­ma­to, dopo 4 anni in cui il prece­dente investi­tore non ha con­clu­so nul­la, un con­trat­to che cam­bia la pro­pri­età sen­za dis­con­ti­nu­ità azien­dale, garan­ten­do quin­di la con­ti­nu­ità degli ammor­tiz­za­tori sociali”. Ci vor­ran­no alcune set­ti­mane per sot­to­scri­vere un nuo­vo accor­do di pro­gram­ma con le isti­tuzioni, su boni­fiche, uso degli incen­tivi pub­bli­ci ecc. e l’accordo con i sin­da­cati e infine la nec­es­saria autor­iz­zazione del Mise, dato che si trat­ta di una azien­da anco­ra sot­to la vig­i­lan­za del­lo Sta­to, ma il grosso si dà per fat­to. Ansel­mi ha infat­ti det­to che la parte più com­pli­ca­ta era arrivare al con­trat­to di ces­sione azien­dale. Poi sot­to­lin­e­an­do che l’e­cono­mia di questo ter­ri­to­rio ruo­ta attorno alla siderur­gia come impor­tante, anche se non uni­co oriz­zonte pro­dut­ti­vo, ha det­to che la soluzione acciaierie darà nuo­vo respiro a un indot­to di tante pic­cole imp­rese che spes­so fuori dai riflet­tori si sono sob­bar­cate il peso di questi anni. Ha anche men­zion­a­to le prospet­tive che si aprireb­bero se il futuro del cosid­det­to “Pac­chet­to Arcelor Mit­tal” con­sen­tisse (si era reg­is­tra­to per Mag­o­na l’interesse di un grande nome ital­iano) la nasci­ta di una fil­iera dei coils con pro­duzione, lam­i­nazione e logis­ti­ca tut­ta piom­bi­nese.
“Mi auguro un min­is­tero che pro­d­u­ca una atten­zione e una con­cretez­za almeno pari a quelle che in questi anni sono state dimostrate da Car­lo Cal­en­da – ha det­to per inciso Ansel­mi – che sap­pia pros­eguire il lavoro per portare a ter­mine sen­za pregiudiziali il lavoro su un con­testo come quel­lo di Piom­bi­no, molto com­pet­i­ti­vo per la fil­iera dell’acciaio dal­la pro­duzione alla logis­ti­ca”. Un cen­no anche sul­la vicen­da 398 … “C’è qualche mese di ritar­do per la neces­sità di un parere del Con­siglio supe­ri­ore dei lavori pub­bli­ci, ma è solo un ritar­do, l’opera è cer­ta”.
L’analisi è pros­e­gui­ta con uno sguar­do al tur­is­mo e alla nuo­va legge regionale che ind­i­riz­za ver­so il lavoro di rete, poiché neanche le più gran­di cit­tà d’arte pos­sono pen­sare di stare da sole e “Chi lavo­ra insieme avrà più peso, effi­ca­cia e risorse”. Otti­ma la prestazione del tur­is­mo in val di Cor­nia che con oltre 2 mil­ioni di pre­sen­ze l’anno con­tribuisce sostanziosa­mente a far attestare al sec­on­do pos­to (5 mil­ioni e 400mila pre­sen­ze) l’ambito del­la Cos­ta degli Etr­uschi, che in Toscana arri­va imme­di­ata­mente dopo l’area fiorenti­na.

Uffi­cio stam­pa Comune di Campiglia

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