Pasquini e Ferrari si astengono sul bilancio Asiu
PIOMBINO 19 ottobre 2019 — Ieri, venerdì 18 ottobre, si è riunita l’assemblea di Asiu. L’ordine del giorno prevedeva la discussione sulla modifica al Piano industriale di Rimateria, nonché la possibilità di affidare un mandato al sindaco di Piombino in merito alla conferenza dei servizi che si terrà a Firenze il 22 ottobre. Entrambi gli argomenti erano stati inseriti nell’ordine del giorno su richiesta dei sindaci di Campiglia, San Vincenzo, Castagneto Carducci e Sassetta.
Infine, la discussione e votazione sul bilancio 2018 di Asiu in liquidazione.
“Sul bilancio 2018 – dichiarano Francesco Ferrari, sindaco di Piombino, e Jessica Pasquini, sindaco di Suvereto – abbiamo ritenuto di astenerci dalla votazione in quanto conteneva elementi che rendevano impossibile fare una valutazione univoca; infatti nel documento erano calcolati con relative poste contabili, quasi dandoli per scontati, i soldi che i soci privati dovrebbero versare ad Asiu in caso di autorizzazione al raddoppio dei volumi: crediti e immobilizzazioni finanziarie potrebbero non avere il solito valore tra 10 giorni.
Pur essendo il bilancio riferito al 31 dicembre 2018, in coscienza non ci è sembrato giusto approvarlo ormai a pochi giorni dalla decisione della Regione riguardo la Via per quel progetto, che potrebbe rendere non più reali certe stime”.
“A questo – continuano i sindaci – si lega la questione del Piano industriale: non ha nessun senso apportare modifiche adesso che siamo così vicini alla decisione che rimescolerà le carte per la società e questo è stato condiviso da tutti i sindaci.
Chiaramente, nel caso in cui non fosse concesso il raddoppio, cosa che ci auguriamo, modificare il Piano industriale sarà necessario e, inevitabilmente, dopo il 22 ottobre qualcosa dovrà cambiare; farlo proprio adesso, però, non ha senso”.
È stata comunque avviata in sede di assemblea la discussione su RIMateria, con le diverse posizioni dei sindaci, che sarà approfondita dopo il 22”.
Altro tema all’ordine del giorno era la richiesta dei sindaci Ticciati, Bandini, Scarpellini e Scalzini di affidare al sindaco Ferrari un mandato così da essere rappresentati alla Conferenza dei servizi in cui si deciderà sul futuro della discarica di Ischia di Crociano.
“Ho chiarito – dichiara il sindaco Ferrari – che parteciperò a quel tavolo solo in quanto sindaco di Piombino, città su cui insistono gli impianti di discarica, non come socio di maggioranza di Asiu. L’unico mandato che sono tenuto a portare è quello che mi hanno dato i miei concittadini quando sono stato eletto. Inoltre, si tratta di una riunione in cui saranno presi in considerazione gli aspetti tecnici della vicenda. La mia posizione politica contraria al raddoppio dei volumi di discarica a quel tavolo non ha valore. Andrò a Firenze accompagnato dai dirigenti del Comune e dall’avvocato Duccio Traina e con in tasca le relazioni tecniche e i pareri degli enti coinvolti: saranno solamente i fatti a parlare. Anche se gli altri sindaci condividessero la mia posizione al riguardo non potrei comunque farmi loro portavoce”.
Ufficio stampa Comune di Piombino
Sullo stesso argomento è pervenuto alle ore 17:01 il seguente comunicato dei Comuni di San Vincenzo e Campiglia Marittima
A seguito delle reiterate prese di posizione pubbliche da parte del sindaco di Piombino contro la trasformazione da discarica abusiva a discarica controllata dell’area denominata LI53 che modificherebbe sostanzialmente l’attuale Piano Industriale di RIMateria sulla base del quale si sono tenute due gare pubbliche di vendita delle azioni a privati, si è riunita oggi formalmente l’assemblea dei soci Asiu.
Fra gli altri punti all’ordine del giorno c’era proprio la “Proposta di modifica al Piano Industriale di RIMateria” che, se avanzata nei termini in cui è stata pubblicizzata avrebbe comportato l’obbligo, da parte del liquidatore di Asiu, di portarla all’attenzione e alla approvazione dell’assemblea dei soci di RIMateria. Tale proposta non è stata avanzata dal Comune di Piombino il cui rappresentante sindaco ha formalmente e praticamente delegato all’organo tecnico predisposto alla VIA ogni decisione in tal senso. Nel corso dell’assemblea il sindaco Ferrari ha giustamente più volte sottolineato che la conferenza dei servizi è un organo meramente tecnico, deputato quindi ad esprimere un parere che non ha niente di politico. Ci si chiede, quindi, il motivo per cui organizza due pullman e sollecita la folla per creare pressione sui tecnici della Regione se non quella di portare avanti una campagna elettorale che non ha mai fine, tutta mirata alla pancia degli elettori. Anche i Comuni di San Vincenzo e Campiglia Marittima saranno presenti a Firenze alla conferenza dei servizi ma non certo per esercitare alcun tipo di pressione mediatica bensì per testimoniare attraverso la presenza dei sindaci l’importanza del coinvolgimento di tutto il territorio della Val di Cornia in un processo così importante e delicato come la messa in sicurezza della LI53.
Teniamo, inoltre, a sottolineare che contrariamente a quanto da lui affermato in assemblea, egli ha sostenuto in consiglio comunale di parlare a nome di tutti i sindaci. Sia chiaro che il sindaco Ferrari rappresenta la sua e sua soltanto posizione e non certo quella di Asiu o quella degli altri Comuni.
Inoltre, i rappresentanti soci dei Comuni di Campiglia, S. Vincenzo e Sassetta hanno evidenziato le responsabilità civili e penali, degli enti e delle persone, insite in una scelta unilaterale di modifica del Piano Industriale vigente soprattutto in ragione di un decreto del ministero dell’ambiente (risalente al maggio 2014) che obbliga RIMateria ad effettuare la messa in sicurezza permanente dell’area in questione nonché alla rimozione dei cumuli ad essa sovrastante.
Per questi ed altri motivi, ferma rimanendo la totale fiducia nell’organo tecnico che dovrà esprimersi rispetto alla VIA richiesta sulla LI53, nonché delle decine di soggetti competenti a rilasciare pareri formali, i rappresentanti dei Comuni di cui sopra hanno evidenziato la loro ferma contrarietà a decisioni strumentalmente politiche e lontane da qualsiasi visione alternativa di RIMateria, nata come strumento per bonificare le aree industriali e di discarica, per investire in riciclo di materiali e consentire a questo territorio di lavorare ad un nuovo modello di sviluppo, davvero bonificando e sanando un’area e non solo millantandolo ai fini di un mero consenso elettorale.
Comuni di San Vincenzo e Campiglia Marittima