Peggiora la raccolta differenziata in Val di Cornia
PIOMBINO 24 novembre 2014 — Lo avevamo scritto nell’ottobre 2013 (per leggere clicca qui) e non possiamo che ripeterlo un anno dopo: «Mentre è tutta impegnata in bonifiche e progettazione di impianti produttori di energia elettrica, tutto naturalmente con denaro pubblico, l’Asiu non fa invece ciò che istituzionalmente è chiamata a fare e cioè una valida ed efficiente raccolta dei rifiuti solidi urbani». L’ Agenzia Regionale Recupero Risorse e l’ Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana hanno pubblicato i dati della raccolta differenziata in Toscana nel 2013 che vedono una pessima performance dei Comuni della Val di Cornia nei quali la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani non solo è ancora lontana dall’obiettivo del 65%, che sarebbe dovuto essere centrato già dal 2012 e che nel 2020 diventerà del 70%, ma addirittura cala rispetto agli anni precedenti:
Anche quest’anno dunque i cittadini pagheranno un’addizionale pari al 20% sul tributo speciale dovuto per il deposito in discarica dei rifiuti urbani ed assimilati agli urbani calcolata su un valore del tributo, in euro a tonnellata di rifiuti, pari a 25 euro a Campiglia, Piombino e Sassetta, 23 euro a Suvereto e 18 euro a San Vincenzo.
La quantità di rifiuti urbani che ogni cittadino ha mediamente prodotto nel 2013 varia dai 494 chilogrammi per anno di Suvereto agli 868 di San Vincenzo (il calcolo è basato sugli abitanti effettivi derivanti dalla somma degli abitanti residenti più le presenze turistiche su base annua):
I risultati sono in controtendenza rispetto a quelli della Toscana dove la raccolta differenziata nel 2013 raggiunge il 45,53% (due punti percentuali in più rispetto al 2012).
I Comuni con le migliori prestazioni nel differenziare i rifiuti si trovano nell’ATO centro. Raggiungono e superano il 90% di raccolta differenziata: Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Vinci, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Lamporecchio, Vinci, Larciano, Serravalle Pistoiese.
I Comuni, al contrario, con le peggiori percentuali di raccolta differenziata si trovano nell’ATO sud, dove la Val di Cornia andrà. Risultano infatti sotto il 10%: Roccalbegna (8,16%), Orbetello (9,61%) e Capalbio (9,11%).
Nella nostra zona funzionano bene solo i voti. Da 60 anni hanno condizionato le scelte, le assunzioni dei propri tesserati, senza guardare alle qualità delle persone. La direzioni di tanti enti inutili era ed è rigorosamente riservata ai dirigenti che hanno fatto crescere la sinistra ma purtroppo hanno distrutto l’economia locale, i servizi e stanno a galla solo illudendo chi li ha votati: una volta il ricco tunisino poi la strada 398 poi il porto per la Concordia ora le navi militari. A maggio elezioni regionali,arriveranno altre promesse, altri contributi o presunti tali. Una cosa l’hanno capita: i loro elettori non li abbandonano mai, alla faccia del comandante Schettino.
Nella ATO sud sono funzionanti 3 inceneritori, chiamati termovalorizzatori e cogeneratori, nella Ato sud vivono meno di 1.000.000 di abitanti, se le varie aziende , 11 con Sei toscana, sposassero la filosofia della raccolta differenziata spinta gli inceneritori rimarrebbero senza “carburante” e delle attuali 9/10 discariche se ne dovrebbero chiudere diverse, orbene dal momento che l’attuazione della riforma in ATO sud prevede che rimangano operative le aziende che possiedono gli impianti, la filosofia della raccolta differenziata spinta lascerebbe senza poltrone diversi presidenti, amministratori delegati ed unici, direttori consiglieri dirigenti ecc ecc tutti inequivocabilmente di estrazione partitica. La logica porta i medesimi a decidere che è molto meglio che i cittadini continuino a pagare tariffe elevate e che loro continuino a mantenere ben salde le loro poltrone.
La logica quella vera dell’efficienza e della efficacia imporrebbe scelte ben diverse, nell’ATO una sola azienda che si occupa di raccolta e spazzamento ed una sola azienda che si occupa degli impianti.
Un saluto.