Pensieri tortuosi della sottosegretaria Vicari e di altri

· Inserito in Spazio aperto
Luca Guidi

PIOMBINO 24 gen­naio 2016 — Le cronache odierne del Tir­reno dan­no con­to del­l’in­sod­dis­fazione del­la dep­u­ta­ta Nic­chi di Sel — Sin­is­tra ital­iana. Alla sua inter­rogazione par­la­mentare ” sul rispet­to degli accor­di sul­la ex Luc­chi­ni ” ha rispos­to la sot­toseg­re­taria Simona Vic­ari (nel­la foto), ma la Nic­chi giu­di­ca la rispos­ta ” debole e insod­dis­facente, seg­no del­la lati­tan­za del min­istro Gui­di e del­la man­can­za di rispet­to del Gov­er­no ver­so la Val di Cor­nia “.
Qual­cuno infor­mi la dep­u­ta­ta Nic­chi che ” il gov­er­no segue costan­te­mente e con grande atten­zione ” le vicende di Piom­bi­no e del­la Val di Cor­nia tut­ta” ( citazione da Sil­via Velo, sot­toseg­re­tario all’am­bi­ente e sua col­le­ga ), altro che lati­tan­za del min­istro. “Infat­ti, ” pro­cede l’ar­ti­co­lo con le parole di Vic­ari che cita a sua vol­ta Piero Nar­di, com­mis­sario stra­or­di­nario all’af­faire Lucchini/Aferpi/Cevital, ” pur con­fer­man­do il loro impeg­no strate­gi­co in otto­bre al Mise, Afer­pi e Cevi­tal han­no annun­ci­a­to un pri­mo slit­ta­men­to degli ordi­ni di sman­tel­la­men­to degli impianti dell’area a cal­do e delle deci­sioni cir­ca la scelta del­la migliore tec­nolo­gia di costruzione del forno elet­tri­co.” Ah, ecco. E per­ché? Si chiede il pas­sante dis­trat­to. Beh, per­ché ” il momen­to di mer­ca­to è pesan­te­mente neg­a­ti­vo e potrebbe pre­lud­ere a cam­bi­a­men­ti strut­turali con rischi e incertezze tali da ridurre la disponi­bil­ità dei nec­es­sari cofi­nanzi­a­tori dei piani di inves­ti­men­to, piani che andran­no meglio riv­isti e svilup­pati alla luce dei cam­bi­a­men­ti in atto sul mer­ca­to siderur­gi­co europeo e mon­di­ale “, e ” si ritiene di con­seguen­za – dice sem­pre Nar­di – che si ver­i­ficher­an­no, in ogni caso, ril­e­van­ti slit­ta­men­ti per quan­to riguar­da inves­ti­men­ti e sman­tel­la­men­ti, il cui avvio si potrebbe col­lo­care nel pri­mo semes­tre del 2016, sub­or­di­na­to, comunque, alla revi­sione dei piani indus­tri­ali e alla piani­fi­cazione finanziaria dell’azionista Cevi­tal “. Per chi non si ori­en­ta nel cir­con­vo­lu­to fraseg­gia­re dei Nos­tri, pro­vo a tradurre io: non c’è un euro che è uno, il mer­ca­to del rot­tame e del­l’ac­ciaio è più che sat­uro, se Piom­bi­no non pro­duce più un chic­co è meglio, se non arrivano parec­chi (parec­chi) sol­di pub­bli­ci col cavo­lo che tro­vi­amo dei pazzi ( i cofi­nanzi­a­tori ) che rischi­ano del pro­prio in un’im­pre­sa che fal­lirebbe appe­na mes­sa in moto; intan­to fac­ciamo un pri­mo slit­ta­men­to, vai, che in ogni caso poi avre­mo altri ril­e­van­ti slit­ta­men­ti e l’avvio degli sman­tel­la­men­ti chissà se e quan­do arri­va — tan­to per dire fac­ciamo nel pri­mo semes­tre 2016. Ma sem­pre se Cevi­tal non revi­siona i piani indus­tri­ali — rec­tius, ci ripen­sa. L’im­peg­no è strate­gi­co, ma pre­lude. Briv­i­do.
Dice: ok, ma gli impianti agroin­dus­tri­ali? Quel­li almeno van­no avan­ti, no? Beh, si, però ( par­la sem­pre Nar­di per boc­ca del sot­toseg­re­tario Vic­ari ) sic­come ” i nuovi impianti dovran­no sorg­ere negli spazi a oggi occu­pati dal­l’area a cal­do del­lo sta­bil­i­men­to che andrà sman­tel­la­ta “, e sic­come ” il notev­ole calo del prez­zo del rot­tame rende assai onerosa ques­ta oper­azione, l’azion­ista Cevi­tal sta val­u­tan­do ipote­si alter­na­tive “. Quali, al momen­to non è dato sapere; è un po’ come il con­cet­to ( copy­right il con­sigliere regionale de noantri Ansel­mi ) del­l’au­tostra­da che por­ta svilup­po, bisogna accettar­lo per dog­ma di fede e bas­ta: si pos­sono val­utare ipote­si alter­na­tive. Amen.
Arri­va poi, nel cor­po del­l’ar­ti­co­lo, ” un cen­no sul­la ques­tione del­la 398: nonos­tante gli accor­di stip­u­lati – ha det­to Vic­ari – e la pre­vi­sione nor­ma­ti­va… l’opera non è sta­ta real­iz­za­ta dal­la soci­età Autostrade a pro­prio cari­co nell’ambito del prog­et­to dell’autostrada tir­reni­ca “. Traduzione: a noi del gov­er­no, al pres­i­dente regionale Rossi, ai con­siglieri region­ali comu­nali e sin­daci e asses­sori vari, sta­va benis­si­mo che la 398 fos­se costru­i­ta dal­la Soci­età autostrade, in cam­bio del­la trasfor­mazione del­la vari­ante Aure­lia gra­tui­ta in stra­da a pedag­gio, l’im­por­tante era che i sol­di ce li met­te­va Sat. Che poi per andare da Piom­bi­no a Livorno e ritorno ci volessero qua­si 20 euro, a noi non cala­va una maz­zafion­da, la bel­la figu­ra l’ave­va­mo fat­ta. Non che cam­bi qual­cosa: il prog­et­to autostra­da va avan­ti e sem­pre sol­di dovre­mo sbor­sare per andare mag­a­ri a Ceci­na per una las­tra — ma qui entra in bal­lo la grande ristrut­turazione del­la san­ità, andi­amo fuori tema.
Tor­ni­amo alla 398 e all’ar­ti­co­lo: ” Occor­rerà, quin­di, trovare una cop­er­tu­ra finanziaria per la real­iz­zazione di ques­ta infra­strut­tura viaria: occor­rono cir­ca 100 mil­ioni di euro”. ( E che saran­no mai? ). “In accor­do con le isti­tuzioni nazion­ali, region­ali e locali – ha pros­e­gui­to il sot­toseg­re­tario – l’Autorità por­tuale ha acquisi­to il prog­et­to elab­o­ra­to dal­la soci­età Autostrade e lo sta anal­iz­zan­do allo scopo di ver­i­fi­carne i con­tenu­ti. La stes­sa Autorità por­tuale si è resa disponi­bile ad assumere la fun­zione di stazione appal­tante, qualo­ra siano state reperite le risorse nec­es­sarie come pre­vis­to dalle intese stip­u­late “.
Ora, non c’è niente che non si sapesse già: l’Au­torità por­tuale che acqui­sisce il prog­et­to, la ver­i­fi­ca dei con­tenu­ti… tutte cose che l’ot­ti­mo com­mis­sario del­la Autorità por­tuale di Piom­bi­no Guer­ri­eri ha già dato alle cronache non più tar­di di dicem­bre 2015, insieme alla dichiarazione tes­tuale che ” cre­do che ci siamo: se tut­to va bene in tre anni la stra­da si fa “. Quin­di, il gio­vane e otti­mo Vale­rio Fabi­ani Seg­re­tario Pd Val di Cor­nia-Elba al momen­to può accan­tonare il suo prog­et­to di incate­nar­si a qualche por­tone per protes­ta con­tro l’im­passe del­la costruzione del­la stra­da. Ma il diavo­lo, si sa, sta nei det­tagli. L’ul­ti­mo peri­o­do del­la sot­toseg­re­tario Vic­ari con­tiene una con­giun­zione che intro­duce una frase insieme ipotet­i­ca e tem­po­rale con il ver­bo al con­giun­ti­vo: qualo­ra. Quel qualo­ra è sub­do­lo e capzioso e las­cia spazio a tutte le ipote­si, come la frase che regge. Non quan­do si saran­no reperite le risorse, ma qualo­ra, ovvero nelle cose c’è la pos­si­bil­ità che le risorse non si reperiscano, o si tro­vi­no chissà quan­do. Qualo­ra, quin­di, va a brac­cet­to col ” se tut­to va bene ” di Guer­ri­eri. In questo, non si può accusare chi gestisce le cose di non essere chiaro. Nel­l’e­vanescen­za, è tut­to chiaris­si­mo.
Ha ragione l’onorev­ole Nic­chi nel­la con­clu­sione del­l’ar­ti­co­lo:” La ques­tione di Piom­bi­no è una ques­tione del Paese, emblem­at­i­ca di quel­lo che si vuole per lo svilup­po indus­tri­ale del nos­tro Paese, se lo si vuole o non lo si vuole “.
Ah, saper­lo, saper­lo!

Commenta il post