Per il piano strutturale non si cerca il finanziamento

PIOMBINO 15 dicembre 2015 — Visione intercomunale dei problemi, pianificazione sovracomunale e conseguente creazione dell’ Unione dei Comuni e elaborazione del Piano strutturale intercomunale hanno trovato spazio ampio nella serie delle declamazioni del Comuni e della Federazione del Pd della Val di Cornia. È noto a tutti il nulla dopo le declamazioni, fatta eccezione della firma recente di una convenzione tra i Comuni per la costituzione di un ufficio del piano. La fine che ha fatto il primo documento che entrava nel merito dei problemi della pianificazione urbanistica, l’atto di indirizzo del governo del territorio presentato alla Giunta del Comune di Piombino, è nota a tutti: l’atto non è stato approvato e l’assessore Pietrelli che l’aveva presentato non è più assessore. Naturalmente a giustificazione del nulla viene sempre portata impropriamente la mancanza di risorse finanziarie comunali ma quel che non si dice è che i Comuni non cercano, e dunque non possono utilizzare, nemmeno i finanziamenti che la Regione Toscana mette a disposizione. Una recente decisione della Giunta regionale ha assegnato a quattro Unioni dei Comuni e ad una aggregazione di Comuni i seguenti finanziamenti:
Unione dei Comuni montani Amiata Grossetana € 233.640
Unione dei Comuni montani del Casentino € 250.482
Comuni di Pisa, Calci, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano € 249.514
Unione montana dei Comuni del Mugello € 286.890
Unione dei Comuni della Valdera € 279.474.
In questo modo la Regione ha finanziato con 1.300.000 euro la redazione dei loro piani strutturali intercomunali le cui spese previste erano 3.926.025 euro.
Ma la Regione contribuirà anche con collaborazioni istituzionali riguardanti:
— indagini socio-economiche (verificando la possibilità di attivazione di forme di convezione agevolata con IRPET per la fornitura, aggiornamento dati);
— collaborazione con i SIT intercomunali del Settore cartografico (verificando la possibilità di attivare una forma di collaborazione con il Settore regionale che possa prevedere anche:
fornitura dati digitali aggiornati, consulenze informatiche GIS);
— collaborazione con gli uffici del Genio Civile e gli altri settori regionali competenti per la costruzione di quadri conoscitivi aggiornati con particolare anche attraverso l’istituzione di specifici tavoli tecnici.
È la conclusione di un percorso iniziato quando sono state manifestate da parte dei Comuni diverse manifestazioni di interesse per redigere piani strutturali intercomunali. Furono 38 i Comuni, perlopiù riuniti in Unioni comunali, che espressero la volontà di sperimentare questo nuovo strumento urbanistico subito dopo la pubblicazione della nuova legge urbanistica regionale il 10 novembre 2014. Il 2 aprile 2015 il percorso entrò nella fase operativa con un incontro in Regione per una pianificazione condivisa in Casentino, Mugello, Valdera e nei Colli marittimi pisani presenti il presidente Enrico Rossi e l’assessore all’urbanistica Anna Marson.
Evidentemente i Comuni della Val di Cornia, oltretutto privi dell’ Unione dei Comuni, non erano interessati.