Per il porto passare dalle promesse ai fatti

· Inserito in Teoria e pratica

PIOMBINO 22 aprile 2019 — Il por­to di Piom­bi­no è vis­to un po’ da tut­ti come il volano che farà tornare a splen­dere la cit­tà e anche Fratel­li d’I­talia è d’ac­cor­do.
Però van­no reg­is­trate le con­tin­ue promesse, qual­cuno poi dovrà pren­der­sene le respon­s­abil­ità, che a questo por­to e a ques­ta cit­tà sono state fat­te: dalle demolizioni navali, alla Con­cor­dia, al baci­no di gal­leg­gia­men­to per le riparazioni fino a sta­gioni crocieris­tiche impor­tan­ti.
Purtrop­po noti­amo con dispi­acere che a parte qualche riparazione di alcune navi car­go e pochissime navi da crociera, tut­to il resto per adesso rimane una promes­sa o addirit­tura è fal­li­to. E siamo pre­oc­cu­pati anche per Gen­er­al Elec­tric che anco­ra non è a lavoro sul por­to.
Inoltre il nos­tro por­to si è assai inde­boli­to per­den­do le navi da e per la Sardeg­na e questo ha provo­ca­to la cas­sa inte­grazione per la Com­pag­nia por­tuale, minor lavoro per gli altri oper­a­tori por­tu­ali e l’e­lim­i­nazione totale del­l’in­dot­to col­le­ga­to.
Fratel­li d’I­talia vuole davvero che il por­to risor­ga e sia meglio sfrut­ta­to: serve una ges­tione più atten­ta e mira­ta per le attiv­ità da svol­gere e per far questo sicu­ra­mente sarà utile non affi­dare nes­suna banchi­na in con­ces­sione a nes­suno. La mor­folo­gia del nos­tro sca­lo è tale che non è adat­ta a ter­mi­nal per­ciò le ban­chine devono rimanere di uso pub­bli­co, diver­so invece per gli spazi come i piaz­za­li, per esem­pio. Chi­unque vor­rà inve­stire sul nos­tro por­to potrà e dovrà far­lo e tut­ti i sogget­ti inter­es­sati dovran­no per­me­t­tere agli investi­tori mas­si­ma disponi­bil­ità, sen­za però l’af­fi­da­men­to di ban­chine.
Infine vor­rem­mo che si ripristi­nassero i col­lega­men­ti per la Sardeg­na e si cer­cassero nuove rotte su cui inve­stire, mag­a­ri trovan­do nuovi arma­tori che abbiano voglia di testare Piom­bi­no. Ma per far questo servirà che il por­to si doti di nuove fun­zio­nan­ti e fun­zion­ali tec­nolo­gie, di una ges­tione migliore e più con­trol­la­ta degli acces­si alle ban­chine del nor­male traf­fi­co, even­tual­mente sfrut­tan­do gli spazi immen­si di Pog­gio Bat­te­ria.
Il ruo­lo strate­gi­co del nos­tro por­to può e deve essere sfrut­ta­to per far ripar­tire davvero l’e­cono­mia impov­eri­ta di ques­ta cit­tà.

Luca Bara­gat­ti, respon­s­abile di Fratel­li d’I­talia

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