Per la democrazia contro una riforma che la insidia

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PIOMBINO 26 aprile 2016 — Il Comi­ta­to Salvi­amo la Cos­ti­tuzione ringrazia i sin­daci, le isti­tuzioni locali e le asso­ci­azioni che in occa­sione del 25 aprile han­no dife­so la Cos­ti­tuzione nelle piazze, evi­den­zi­a­to i peri­coli del­la rifor­ma per la nos­tra democrazia e per i dirit­ti dei cit­ta­di­ni. Il 25 aprile è la data sim­bo­lo del­la democrazia ital­iana ed è quin­di nor­male che diven­ga occa­sione per la sua dife­sa, come a liv­el­lo nazionale han­no fat­to l’ANPI e i più autorevoli cos­ti­tuzion­al­isti invi­tan­do a votare NO nel ref­er­en­dum che si farà a otto­bre.
La legge Ren­zi-Boschi-Ver­di­ni prevede mod­i­fiche del­la Cos­ti­tuzione che pun­tano a un accen­tra­men­to del potere esec­u­ti­vo, con l’indebolimento del ruo­lo del Par­la­men­to, delle regioni e degli enti locali, pre­fig­u­ran­do di fat­to un pas­sag­gio dal­la democrazia all’oligarchia. “Sec­on­do ques­ta rifor­ma i cit­ta­di­ni con­ter­an­no sem­pre meno e lo Sta­to sarà sem­pre di più nelle mani dei poteri for­ti – osser­va il Coor­di­na­tore del Comi­ta­to Rossano Paz­za­gli. Dietro le parole-spec­chi­et­to del­la sem­pli­fi­cazione e del risparmio c’è un dis­eg­no di sman­tel­la­men­to del­lo Sta­to demo­c­ra­ti­co in sen­so autori­tario e dirigista.” La rifor­ma prevede infat­ti una riduzione dell’importanza del Sen­a­to, non più elet­to a suf­fra­gio uni­ver­sale, stravolge il pro­ced­i­men­to leg­isla­ti­vo con un iter pref­eren­ziale per i provved­i­men­ti del gov­er­no e una perdi­ta di ruo­lo del Par­la­men­to. Ven­gono inoltre cam­bi­ate le modal­ità di elezione del pres­i­dente del­la Repub­bli­ca e del­la Corte cos­ti­tuzionale, inde­bolen­done il ruo­lo di garanzia. Risul­ta mod­i­fi­ca­to anche l’istituto dei ref­er­en­dum e ven­gono resi più dif­fi­cili gli altri stru­men­ti di parte­ci­pazione dei cit­ta­di­ni”.
Chi fa polem­i­ca per il 25 aprile lo fa per difend­ere le ragioni del par­ti­to, non quelle delle democrazia e dei cit­ta­di­ni. Ringrazi­amo anche quei Con­sigli comu­nali, come Suvere­to, Pisa, Vec­chi­ano e altri in Italia che han­no già approva­to ordi­ni del giorno con­tro la rifor­ma del­la Cos­ti­tuzione e per il NO al ref­er­en­dum, invi­tan­do tut­ti i Con­sigli a dis­cuterne e a fare altret­tan­to.

Comi­ta­to Val di Cor­nia Salvi­amo la Cos­ti­tuzione

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