Per la nautica a Piombino i conti tornano

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PIOMBINO 24 novem­bre 2014 — In molti sosten­gono che il com­par­to del­la nau­ti­ca si tro­vi in pro­fon­da crisi e che non pos­sa portare nes­sun van­tag­gio al nos­tro ter­ri­to­rio, pren­den­do spun­to dall’andamento di por­ti tur­is­ti­ci lim­itrofi, intrave­dono la man­can­za di doman­da che sec­on­do loro carat­ter­iz­za tut­to il set­tore.
Un pre­sup­pos­to sbaglia­to, in quan­to pen­sare di parag­onare la nos­tra posizione geografi­ca rispet­to a qual­si­asi altra, sig­nifi­ca che la miopia corre in lin­ea con l’ipocrisia. Il Comune di Piom­bi­no si è dota­to di una piani­fi­cazione che prevede due por­ti tur­is­ti­ci per un totale di 1.500 posti bar­ca di vario tipo, già andati a ban­do e per i quali esistono già i poten­ziali costrut­tori, che sono tut­to­ra nel­la atte­sa di avere le nec­es­sarie con­ces­sioni, come nell’ atte­sa, sono anche i 400 pre­tenden­ti di un poten­ziale ampli­a­men­to del por­to di Salivoli.
Per­tan­to, se som­mi­amo le due coop­er­a­tive antag­o­niste che han­no gareg­gia­to per il por­to del­la Chiusa, che ammon­tano a cir­ca 1.400 soci, e quel­li sud­det­ti del por­to di Salivoli, otte­ni­amo un totale di cir­ca 1.800 sogget­ti pron­ti da anni a real­iz­zare posti bar­ca e ad acquistare altret­tante imbar­cazioni. Sen­za con­sid­er­are l’uten­za alla quale fan­no rifer­i­men­to gli attua­tori del por­to sot­to Pog­gio Bat­te­ria che, in quan­to soci­età pri­va­ta, e vista la tipolo­gia del loro prog­et­to, saran­no cer­ta­mente ori­en­tati oltre il baci­no delle coop­er­a­tive.
Il nos­tro ter­ri­to­rio ha quin­di un poten­ziale reale che supera i 2.000 richieden­ti che, in quan­to soci di coop­er­a­tive, sono evi­den­te­mente inter­es­sati . Noi siamo con­sapevoli che tut­ta la nau­ti­ca com­pre­so il pro­prio indot­to non potrà sos­ti­tuire la fab­bri­ca, però con questi numeri qual­cosa di buono si potrà cer­ta­mente fare. Quel­lo che invece non pos­si­amo per­me­t­ter­ci è la buro­crazia che da più di tre anni, dal­la pre­sen­tazione del pri­mo prog­et­to, ne impedisce la real­iz­zazione; un impeg­no ver­so la diver­si­fi­cazione eco­nom­i­ca che neces­si­ta chiarez­za e costan­za.

Ric­car­do Gelichi, Por­tav­oce del­la Lista Civi­ca Ascolta­Pi­om­bi­no

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